Bibbia

La Sacra Scrittura documento base della Chiesa

Chi entra in una chiesa evangelica, vede sul fondo, in posizione centrale, un tavolo e sul tavolo un libro aperto. Questo libro è la Bibbia. È aperto per indicare che la Bibbia si offre come parola autorevole per i credenti. Scorrendo l’indice di questo libro vediamo che al suo interno esso contiene molti libri (infatti la parola Bibbia viene dal greco biblia, che vuol dire appunto “libri”). Ognuno porta un titolo: per esempio il libro della Genesi, il libro dei Salmi, i libri profetici, i Vangeli, le lettere degli apostoli.

La Bibbia testimonia fedelmente le parole e le azioni con le quali Dio ha voluto rivelare se stesso all’umanità. Vi troviamo il racconto dell’azione di Dio verso l’umanità e verso il popolo di Israele (libri dell’Antico Testamento), che culmina nella vita, nella morte e nella risurrezione di Gesù, attraverso cui la salvezza si estende da Israele a tutta l’umanità (Nuovo Testamento).

La Bibbia non è solo una raccolta di testi di epoche diverse; essa è Parola che interroga le persone nel presente, può essere letta e ascoltata come un messaggio che Dio ci rivolge oggi. Nelle chiese valdesi e metodiste si legge la Bibbia da soli, la si legge e commenta in gruppo, se ne proclama il messaggio nel corso del culto e in altre occasioni pubbliche.

Attraverso la Scrittura, Dio ci parla. La Bibbia è quindi strumento vivo, non lettera morta, perché, mentre la meditiamo, è all’opera lo Spirito di Dio. Partecipiamo, sotto la guida dello Spirito, all’evento testimoniato dal testo, e, sotto questa guida, questo evento illumina la nostra vita oggi.

Infine, nella Bibbia troviamo l’espressione della preghiera umana. Il credente o il popolo che fa l’esperienza della liberazione riconosce l’intervento di Dio e lo ringrazia. Ma se da un lato si ringrazia, dall’altro ci si apre a Dio nel dolore, nel pericolo, e si invoca la sua liberazione. 

Ecco perché per i protestanti la Bibbia è il riferimento esclusivo in materia di fede. I credenti valdesi e metodisti fondano su di essa la loro fede e la loro morale, riconoscendone l’autorevolezza e il valore di criterio essenziale nei diversi ambiti della vita personale e della chiesa.