Diaconia: servizio al prossimo

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Come tutte le chiese anche quelle valdesi e metodiste sono convinte che la fede non è soltanto credere in Dio e non si esaurisce in funzioni religiose, cerimonie e devozioni, ma si esprime anche in attività di assistenza verso chi è nel bisogno: in primo luogo i fratelli e le sorelle della comunità e poi tutti coloro che lo richiedono.

Per definire questo aspetto della vita ecclesiastica si usavano anticamente parole come carità e assistenza; si preferisce oggi fare ricorso ad una parola del Vangelo: diaconìa. Deriva dal greco diàconos, servo, e significa perciò servizio. I diaconi erano nella Chiesa primitiva coloro che assistevano i poveri della comunità. Fare ricorso a questo termine significa dire che ogni gesto di aiuto e soccorso materiale o morale compiuto per gli altri è un servizio che si compie con spirito di gratuità e libertà nel nome di Cristo.

Diaconia comunitaria

Le comunità metodiste e valdesi, a livello locale, esplicano la loro missione diaconale affrontando, per quanto possibile, problemi e necessità emergenti nel loro territorio. Nella società italiana odierna si fanno sempre più urgenti i problemi delle “nuove povertà”. La crisi economica ha infatti provocato gravi situazioni di sofferenza, in ambito economico, lavorativo, sociale. Con interventi mirati le chiese locali cercano di sviluppare una diaconia in grado di venire incontro almeno in parte alle necessità emergenti. Questa azione di solidarietà e di aiuto prende corpo in varie iniziative rivolte a singoli e a famiglie. La Tavola Valdese e la Commissione sinodale per la diaconia sostengono queste iniziative anche con fondi provenienti dall’Otto per mille.

Al livello della diaconia locale si affianca un secondo livello a carattere istituzionale e permanente. Nel corso del tempo sono sorte opere, in alcuni casi su iniziativa della chiesa locale o di singoli, spesso pastori, quali ad esempio ospedali e case per anziani, orfani, disabili. Nel programmare e gestire le sue opere diaconali la chiesa valdese ha sempre accolto ospiti di ogni confessione religiosa o non religiosi.

Considerato il loro carattere ispirato ad uno spirito evangelico queste opere, pur avendo statuti e gestione autonomi, rispondono della loro azione al sinodo, alcune direttamente, altre tramite un apposito organismo. Della prima categoria fanno parte:

  • il Centro diaconale “La Noce” di Palermo: svolge attività in campo educativo e assistenziale con servizi sociali, una scuola e una foresteria.
  • il “Servizio cristiano” di Riesi (Caltanissetta): in varie forme contribuisce allo sviluppo economico e culturale della regione e gestisce una casa per ferie, scuole, servizi socio-sanitari, attività di agricoltura biologica.
  • “Agape” Centro ecumenico (Prali, prov. di Torino): è luogo di dibattito sociale, politico e teologico e organizza campi formativi per adolescenti e incontri nazionali e internazionali di studio.
  • “Ecumene” (Velletri, Roma): organizza attività di studio su questioni religiose e su problemi della società italiana.
  • il Liceo valdese (Torre Pellice, prov. di Torino) è l’unico liceo protestane in Italia e offre molteplici indirizzi (classico, scientifico, linguistico, sportivo).

La Commissione sinodale per la diaconia è la commissione amministrativa nominata dal sinodo per la gestione di una larga parte delle opere diaconali delle chiese valdesi e metodiste e di svariati servizi che si occupano di assistenza al prossimo. Il fatto che ad affidare questo compito sia l’assemblea sinodale risponde ad una esigenza precisa: la diaconia non è un’attività che si svolge parallelamente alla vita ecclesiale, è piuttosto l’espressione della chiesa stessa. In quest’ottica è stata realizzata la prima istituzione diaconale del mondo valdese nel 1823 con la fondazione di un ospedale a Torre Pellice (TO). La sua gestione fu affidata ad un’apposita commissione che rispondeva al sinodo, diventata successivamente “Commissione istituti ospitalieri valdesi (CIOV)”. Le vennero successivamente affidate altre opere, quali orfanotrofi e case per anziani. Nel corso del ‘900 la commissione dovette adattare i propri compiti alla legislazione statale in materia.

Ai sensi delle Intese fra Stato italiano e Chiesa valdese il sinodo del 1998 ha definito i compiti della Commissione sinodale per la diaconia. La Commissione sinodale per la diaconia – Diaconia valdese gestisce oggi strutture e servizi di assistenza e accoglienza occupandosi di anziani, minori e giovani, disabili, adulti in difficoltà, migranti e attività di volontariato.


Diaconia: serving our neighbours

Like all churches, the Waldensian and Methodist churches believe that faith is not just about believing in God or limited to religious services, ceremonies, and devotions. Faith is also expressed through acts of service to those in need—first to the members of the community, and then to anyone who seeks help.

In the past, terms like charity and assistance were used to define this aspect of church life. Today, however, we prefer to use a word from the Gospel: diakonia. It comes from the Greek diàconos, meaning servant, and thus refers to service. In the early Church, deacons were those who served the poor within the community. Using this term signifies that every act of help, material or moral support offered to others is a service carried out with a spirit of generosity and freedom, in the name of Christ.

The Methodist and Waldensian communities carry out their diaconal mission locally by addressing, as much as possible, the problems and needs arising in their areas. In today’s Italian society, the challenges of “new poverty” are becoming increasingly urgent. The economic crisis has, in fact, caused severe hardships, affecting the economic, employment, and social spheres. Through targeted interventions, local churches strive to develop a model of diaconia that addresses at least part of the emerging needs. These solidarity and support actions take shape through various initiatives aimed at individuals and families. These efforts are further supported by the Waldensian Board and the “Commissione Sinodale per la Diaconia” (Synod Diaconal Board) utilizing funds from the Otto Per Mille (Eight per Thousand Scheme).

Local diakonia is complemented by a second, more institutional and permanent level. Over time, various initiatives have emerged – sometimes driven by local churches or individuals who are often pastors – resulting in the establishment of hospitals, care homes for the elderly, and facilities for orphans and people with disabilities. In the planning and management of its diaconal initiatives, the Waldensian Church has always welcomed individuals of all religious denominations, as well as those who are non-religious. Rooted in an evangelical spirit, these initiatives, though governed by their own statutes and autonomous management, remain accountable to the Synod—some directly and others through a designated body.

Those accountable to the Synod include:

  • Diaconal Centre “La Noce” in Palermo: it provides a range of educational and welfare services, including social programs, a school, and a guesthouse.
  • Servizio Cristiano in Riesi (Caltanissetta): in various ways, it contributes to the economic and cultural development of the region, operating a holiday home, schools, social and health services, and organic farming initiatives.
  • Agape Ecumenical Centre (Prali, province of Turin): is a place for social, political, and theological debate and organises training camps for teenagers and national and international study meetings.
  • Ecumene (Velletri, Rome): organises study programs on religious issues and societal challenges in Italy.
  • Liceo Valdese (Torre Pellice, Province of Turin), is the only Protestant High School in Italy, offering a variety of programmes, including classical, scientific, linguistic, and sports tracks.

The Synod Diaconal Board is the administrative commission appointed by the Synod to oversee a significant portion of the diaconal activities of the Waldensian and Methodist churches, as well as various services dedicated to helping those in need. The fact that this task is assigned by the synodal assembly reflects a clear principle: diakonia is not a separate activity from church life; rather, it is an integral expression of the church itself. With this in mind, the first diaconal institution in the Waldensian world was established in 1823 with the founding of a hospital in Torre Pellice (TO). The management was entrusted to a dedicated board that reported to the Synod, later called the “Commissione Istituti Ospedalieri Valdesi” (CIOV – Waldensian Hospitals Committee). Over time, the committee took on responsibility for other institutions, including orphanages and care homes for the elderly. In the 20th century, the committee had to comply with relevant state legislation, adapting its role accordingly.

In accordance with the Agreements between the Italian State and the Waldensian Church, the 1998 Synod outlined the responsibilities of the Synod Diaconal Board. Today, the Synod Diaconal Board – Waldensian Diakonia manages care and support facilities and services, focusing on the elderly, minors and youth, individuals with disabilities, vulnerable adults and migrants, and volunteer work.