Comunicazione e media


La vita della Chiesa è incentrata sul messaggio dell’Evangelo in una duplice prospettiva: quella del suo approfondimento e quella del suo annuncio, in altri termini della sua comunicazione. I credenti devono meditare la Parola di Dio per coglierne il senso e rinnovare la loro fede, ma devono anche trasmetterne il messaggio nel loro ambiente. Per indicare questo atteggiamento gli apostoli usano costantemente il verbo “annunziare”, che noi traduciamo oggi con quello moderno di comunicare.

L’Evangelo di Gesù va comunicato sia a chi non lo conosce, sia a chi ne ha una idea molto vaga e imperfetta; si parla ormai comunemente di missione o di “evangelizzazione”. In passato la Chiesa ha fatto ricorso a molti strumenti: il sermone, la predicazione nelle chiese, quando erano il luogo dove tutto il popolo si incontrava, la stampa di testi, quando la lettura è diventata una pratica più diffusa.

Le chiese del protestantesimo storico in Italia hanno fatto la scelta, ormai da svariati decenni, di collaborare nel campo della comunicazione attraverso un servizio stampa, radio, televisione che fa capo alla Federazione delle Chiese evangeliche in Italia.

Nel 1992, le chiese valdesi, metodiste e battiste hanno dato vita a un settimanale evangelico: Riforma. Ogni settimana Riforma affronta in una prospettiva evangelica diversi temi d’attualità, nonché molti argomenti specifici legati alla vita delle chiese evangeliche italiane, con particolare spazio dato alle pagine di contenuto biblico e teologico. Non si tratta solamente di un settimanale cartaceo, ma di uno strumento di informazione che utilizza canali differenti, quali una newsletter quotidiana e un free press mensile, i cui contenuti sono disponibili anche on line.