I link che seguono forniscono la collocazione della pagina attuale nella gerarchia di navigazione.

  • Giobbe 3:18

    di Nicola Tedoldi

    «[Nello Sheol] i prigionieri hanno pace tutti insieme, senza udir voce d'aguzzino» 
    Ecco il carcere come luogo di sofferenza, tale da vedere il regno dei morti come luogo di pace.

    continua »

  • 1 Re 22:27

    di Nicola Tedoldi

    «Così dice il re: “Rinchiudete costui in prigione, mettetelo a pane e acqua finché io torni sano e salvo”».
    Ecco il carcere nel suo essere strumento di oppressione da parte dei potenti. La cosa più tremenda di questa carcerazione forzata è data dal fatto che essa è comminata ad una persona colpevole di avere profetizzato una disgrazia

    continua »

  • Genesi 39:19-20

    di Nicola Tedoldi

    «Quando il padrone di Giuseppe udì le parole di sua moglie che gli diceva: "Il tuo servo mi ha fatto questo!" si accese d’ira. Il padrone di Giuseppe lo prese e lo mise nella prigione, nel luogo dove si tenevano chiusi i carcerati del re. Egli era dunque là in quella prigione»
    Ecco il carcere nel suo essere “strumento di ingiustizia” a causa della malvagità umana

    continua »

  • Luca 23:19

    di Nicola Tedoldi

    «Barabba era stato messo in prigione a motivo di una sommossa avvenuta in città e di un omicidio»
    Il carcere è sempre stato visto come l’immediato rimedio per arginare ogni azione che provoca un danno ad altri esseri umani. Ma siamo chiamati a guardare alla giustizia di Dio e a vedere il carcere come azione riparativa.

    continua »

  • Seconda Lettera a Timoteo 1,7

    di Paolo Ribet

    «Dio ci ha dato uno spirito non di timidezza, ma di forza, d'amore e di autocontrollo».
    Il nostro è un tempo in cui convivono forti paure ed una sorta di delirio di onnipotenza: ci sentiamo forti e minacciati. Ma è Dio la base sicura su cui riporre la nostra fiducia

    continua »

Consulta le pagine