“Ecco, il tuo re viene a te; egli è giusto e vittorioso”
L’Avvento, come noto, è periodo di venuta e quindi di attesa. Ma che cosa o chi, aspettiamo? Zaccaria ci parla della venuta di un re. Situazione insolita, contrastante con l’immagine tradizionale che abbiamo del Natale, di cui il periodo di Avvento è premessa e promessa.
Possiamo aspettare molte cose a Natale, dei doni, o Gesù, nella migliore delle ipotesi, ma certo non un re.
Nel nostro mondo i re non godono solitamente di buona fama. Chi governa, i re, i “principi delle nazioni” sono spesso visti come despoti che esercitano il loro potere in modo indiscriminato.
In che modo, dunque, la venuta di questo re dovrebbe renderci felici?
La risposta sta nella diversità del re che è annunciato, rispetto ad ogni altro sovrano: egli è giusto e vittorioso.
Questo Re è Gesù Cristo. In Lui, Dio viene a governare il mondo e la storia in modo radicalmente diverso da ogni altro re: il suo metro è il diritto, la sua bussola è la giustizia, viene per servire e non per essere servito.
Questo Re giusto, mite e vittorioso rivendica il primato sulla nostra vita. Viene a noi, viene per noi, non considerandoci più sudditi, ma mostrando una nuova concezione dei rapporti, fornendo un nuovo paradigma anche per le relazioni umane.
Il dono di questa nuova regalità è il cuore della promessa dell’Avvento, un dono pieno di possibilità fino a questo momento inedite, che possono esistere solo nella prospettiva del Regno di Dio che, solo in Gesù Cristo, ci è annunciato e donato per grazia.