Un documento della Commissionebioetica delle chiese battiste, metodiste e valdesi
Torre Pellice, 11 Aprile 2018
La Commissione bioetica dellechiese battiste, metodiste e valdesi in Italia ha prodotto un documento sultema dei vaccini intitolato “La vaccinazione: una scelta responsabile e dicura”. L’auspicio è quello che le chiese discutano sulla materia confrontandosicon esponenti del mondo della ricerca e della società civile così da arrivare auna posizione chiara sulla questione.
Del documento, agile madebitamente argomentato, abbiamo parlato con il pastore battista AlessandroSpanu, membro della Commissione.
La materia è politicamente sensibile. Perché la Commissione ha deciso dioccuparsene e quali sono i tratti salienti del documento?
La Commissione bioetica harisposto a una richiesta di chiarimento rivolta da una sorella di chiesa e hacolto l’occasione per esprimersi su una materia dibattuta sia nella società civile sia nelle nostre chiese a seguito dell’aumento del numero dellevaccinazioni obbligatorie.
Il documento, che pure esprimeuna sua posizione in merito, intende soprattutto invitare le chiese a discuterein modo scientificamente informato. A questo scopo suggerisce alcunipresupposti per una discussione su scienza e fede; presenta una riflessionegiuridica sulla materia; elenca i dati epidemiologici europei ed espone leproprie conclusioni che si riassumono in una valutazione positivadell’obbligatorietà della vaccinazione. Riteniamo infatti che essa sia unaprassi scientificamente e socialmente responsabile.
Il documento offre una bella premessa sul rapporto tra scienza e fede.Esse sono spesso avvertite come due realtà inconciliabili. Che cosa invece leaccomuna?
Sia il pensiero scientifico siail pensiero teologico operano nell’ambito delle certezze relative.L’epistemologia contemporanea ha chiarito che nessuna affermazione scientificaè assoluta. E neppure alcuna affermazione teologica lo è. Infatti il pensieroteologico è pur sempre un discorso che cerca di articolare quella Parola di Dioche comunque lo precede e che mai potrà possedere. Tuttavia se la scienzariconosce di esprimere una verità relativa, ovvero colta in un significatoristretto e circoscritto, la teologia riconosce a quella verità il propriovalore che non sarà assoluto ma neppure insignificante. D’altra parte lateologia ha il compito di esprimere le proprie ragioni con gli stessi modelliche servono per comprendere ed esprimere le altre realtà mondane.
Oggi si pone molto l’accento sul diritto all’autodeterminazione. Èpossibile farlo coesistere con l’attenzione al prossimo?
Noi riteniamo di sì purché nonsi ponga l’individuo a fondamento dell’argomentazione. Piuttosto riteniamo chela libera scelta dell’individuo trovi il proprio limite quando intacca o mettein pericolo il diritto di un altro individuo. E, detto positivamente,affermiamo che la decisione di vaccinarsi per proteggere noi stessi e gli altrida danni maggiori, risponda al comandamento dell’amore per il prossimo(Levitico 19, 188; Marco 12, 31).
Prevedendo che ci sarà chi non vorrà attenersi alle disposizioni vigentiin materia di vaccinazione, che cosa possono e dovrebbero fare le chiese peraiutare queste persone a mantenere aperto il dialogo con le istituzioni e lealtre famiglie?
Personalmente ritengo che ogni volta che nellescelte degli individui e delle famiglie intervengano delle motivazioni profondesia necessario il rispetto ma anche la chiarezza riguardo alla propriaposizione, ovvero quella di sottostare al protocollo della vaccinazioneobbligatoria.
Ad esempio, è necessarioricordare che l’articolo di Andrew Wakefield che attestava che vi fosse unlegame tra le vaccinazioni contro morbillo, parotite, rosolia e gravi disturbiintestinali e addirittura con un comportamento autistico era un falso. Nonesiste alcun rapporto causale tra vaccino e autismo.
In una materia delicata come quelladei vaccini, che richiede una responsabilità sociale alta, non è plausibileutilizzare un principio di ragionevole probabilità in seno a un rapportocausale. Il rapporto tra causa ed effetto tra la mancata vaccinazione e i suoiesiti è per molti soggetti addirittura mortale. Per questo riteniamo che lavaccinazione sia una scelta responsabile e di cura.