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Un tempo per il giudizio e uno per la misericordia

Giona ci assomiglia, perché anche noi, a volte, pensando al fatto che Dio sia buono, fuggiamo da Lui e non riusciamo a pregarlo

“Allora Giona pregò e disse: «O SIGNORE, non era forse questo che io dicevo, mentre ero ancora nel mio paese? Perciò mi affrettai a fuggire a Tarsis. Sapevo infatti che tu sei un Dio misericordioso, pietoso, lento all’ira e di gran bontà e che ti penti del male minacciato»”.

Giona 4,2

“Io non ci volevo venire!”. 

Giona è stato chiamato da Dio per andare a Ninive, nell’attuale area di Mosul, e per annunciare alla grande città e ai suoi abitanti che il giudizio di Dio su di loro è pronunciato e il castigo vicino. All’epoca in cui è stato scritto il libro, Ninive era una città ricchissima e potente. Le cittadine israelitiche frequentate da Giona nulla potevano al suo confronto. Giona, chiamato da Dio ad andare a est non esita un istante a scappare verso ovest, addirittura ad imbarcarsi, pur di non andare. Giona non vuole recarsi a Ninive. La sua nave rischia un naufragio, tutti pregano e si affannano per salvarla, lui si rifugia nel ventre della stessa e si rifiuta di pregare. Giona, a Ninive non ci vuole andare e con Dio non vuole avere nulla a che fare. Il viaggio di Giona però non finisce: gettato in mare verrà ingoiato da un pesce che poi lo vomiterà a riva. Giona non potrà sottrarsi e infine a Ninive ci arriverà e lì predicherà il giudizio e il castigo.

Noi siamo abituati a dire che viaggiare aiuta, apre la mente, fa scoprire panorami e accenti nuovi, converte. Forse è vero, ma c’è anche un po’ di retorica in queste affermazioni e la Bibbia non smette mai di scardinare certe convinzioni. Giona arriverà a Ninive dopo un viaggio pericoloso e terribile, ma tutto ciò non intaccherà per nulla le sue convinzioni, che alla fine, nel versetto appena letto, saranno chiare anche a noi. Giona non sopporta che Dio sia misericordioso, questa cosa lo manda in bestia. “Io non ci volevo venire!” – pare dire a Dio – “perché alla fine lo sapevo che sarebbe stato un viaggio inutile. Mica avevo paura dei Niniviti. Ma lo sapevo che alla fine li avresti perdonati!”.

Giona ci assomiglia, perché anche per noi è un problema che Dio sia misericordioso. E, ogni tanto, a maggior ragione se abbiamo subito un’ingiustizia, vorremmo che scendesse in terra a fare un po’ di pulizia. Perché anche noi vorremmo un Dio vendicativo, che punisca. E se non lo fa lui, attrezziamoci noi! Giona ci assomiglia, perché anche noi, a volte, pensando al fatto che Dio sia buono, fuggiamo da Lui e non riusciamo a pregarlo. Giona ci assomiglia, perché anche noi, quando si comincia a menar le mani, non riusciamo più a tirarci indietro e puntiamo all’escalation, vada come vada. Dio, invece, si ferma. Ci ripensa. Sa che c’è un tempo per il giudizio e uno per la misericordia e la pace.

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