Da domani gli operatori al confine per valutare come aiutare i profughi e portare i primi aiuti
Torre Pellice, 10 Marzo 2022
La Federazione delle chiese evangeliche in Polonia, al confine con l’Ucraina, per definire il proprio intervento umanitario verso la popolazione in fuga dalla guerra.
Da domani, venerdì 11 marzo e fino al 18 marzo prossimi, tre operatori e mediatori delle chiese protestanti italiane saranno in Polonia, in particolare a Varsavia, Cracovia, Lodz e sul confine con l’Ucraina, insieme a contatti e referenti delle chiese locali, per valutare sul campo le iniziative da realizzare nelle prossime settimane e portare i primi aiuti ai profughi.
“Gli obiettivi principali di quest’intervento – spiega il presidente della FCEI Daniele Garrone – sono comprendere la situazione delle persone in fuga e capire come si stanno organizzando le chiese protestanti locali, per valutare che tipo di supporto concreto possiamo offrire, anche in termini economici. Successivamente abbiamo intenzione di organizzare un primo viaggio di 50 persone che dalla Polonia possano raggiungere l’Italia in pullman, per essere accolte dalla nostra rete di solidarietà . Non meno importante, vorremmo capire la situazione delle persone non ucraine in fuga: crediamo che la solidarietà e l’accoglienza debbano essere il più possibile estese a tutti, senza alcuna distinzione e siamo pronti, nel nostro piccolo, a fare la nostra parte. Al tempo stesso continuiamo a chiedere dialogo perché si trovi una soluzione negoziale del conflitto, cessi la guerra e si realizzino al più presto corridoi umanitari per i civili”.
Nei giorni scorsi la FCEI ha lanciato una sottoscrizione ad hoc per la popolazione che sta scappando dalla guerra, qui gli estremi per continuare a sostenere la raccolta fondi.
Tratto da Nev.it