Il racconto del GrandKiff, il raduno giovanile organizzato dalla Chiesa protestante unita di Francia con le sue chiese partner
Dal 25 al 29 luglio, le colline di La Force, in Dordogna, hanno ospitato la quinta edizione del GrandKiff, il raduno quadriennale per giovani organizzato dalla Chiesa protestante unita di Francia. L’evento, culmine di oltre un anno di preparativi, ha visto la partecipazione di circa seicento ragazzi fra i 14 e i 20 anni, di cui un folto gruppo di giovani provenienti dalla Chiesa battista italiana.
Per cinque giorni, i partecipanti hanno campeggiato sul sito della fondazione John Bost, ospite dell’evento, in un villaggio allestito per l’occasione e avente come epicentro un enorme tendone da circo, sede dei culti quotidiani e delle principali attività di gruppo. Nelle sue vicinanze svettavano numerosi gli stand dei partner, fra cui la Cevaa, l’associazione di scautismo protestante Éclaireurs Unionistes de France e l’associazione teatrale amatoriale Les Baladins, presso i quali i giovani hanno avuto l’opportunità di svolgere laboratori interattivi e assistere a presentazioni guidate.
Ciascuna delle attività proposte, incluso un grande gioco a tema, è stata percorsa da un fil rouge ben identificabile nel titolo dell’evento: “Respira, spera. Ricevere la Sua pace per agire con speranza”. Accompagnati da un’equipe di animatori e cappellani, fra cui cinque diaconesse di Reuilly, i giovani partecipanti hanno riflettuto sul tema della Parola di Dio come speranza credibile offerta a un mondo sempre più dilaniato da conflitti, percorso da fratture sociali e dominato dall’individualismo. Insieme a un nutrito gruppo di ospiti internazionali si sono poi interrogati sulla possibilità e la necessità di testimoniare in modo plausibile questa speranza.
Il buon svolgimento del GrandKiff è stato assicurato, oltre che da centinaia di volontari, anche da una cinquantina di giovani fra i 18 e i 35 anni provenienti dalla stessa Chiesa protestante unita di Francia e da chiese partner fra cui spiccavano quelle del Senegal e della Nuova Caledonia. Questi giovani hanno costituito un gruppo parallelo a quello dei partecipanti, il cosiddetto AlterKiff. Ripartiti in quattro missioni distinte (accoglienza, animazione teologica, canto e ascolto), hanno contribuito a offrire ai più piccoli un accompagnamento costante ed efficace, frutto anche di un’età simile e di riferimenti culturali condivisi.
La quinta edizione del GrandKiff si è conclusa nel primo pomeriggio di martedì 29 luglio dopo un culto aperto al pubblico e ricco di testimonianze di fede. In quell’occasione, volontari e partecipanti hanno avuto modo di condividere il pane e il vino con gli abitanti di La Force e i residenti della fondazione John Bost in un potente gesto di apertura che ha restituito l’essenza della chiesa universale. La celebrazione è stata il degno culmine di cinque giorni di incontro, ascolto reciproco e intensa condivisione.
