La Conferenza del terzo distretto delle Chiese metodiste e valdesi (che raggruppa le chiese dell’Italia centrale), riunita a Firenze il 17 e 18 giugno, ha votato un atto riguardante la riforma della legge sulla cittadinanza italiana auspicandone l’approvazione in Parlamento. Riportiamo qui di seguito l’atto nella sua versione integrale:
La CD III, consapevole e felice del fatto che tra i/le giovani delle chiese ci sia una significativa presenza di italiani/e figli/e di immigrati, che attendono il riconoscimento della cittadinanza italiana, facendo seguito alla campagna sostenuta dalle nostre chiese “l’Italia sono anche io”; auspica che la nuova legge sulla cittadinanza sia approvata dal parlamento e che le chiese continuino nel loro impegno contro ogni forma di discriminazione e di xenofobia. La CD sottolinea che questo impegno affonda le sue radici nella Riforma protestante di cui celebriamo i cinquecento anni, una riforma che “ha scoperto in modo nuovo l’essere umano giustificato unicamente da Cristo, come persona in diretto contatto con Dio. La Riforma ha ravvisato il fondamento dell’identità e del valore della persona umana esclusivamente nel riconoscimento da parte di Dio, indipendentemente da questioni di genere, posizione sociale (ceto), patrimonio individuale (successo) e prestazione religiosa (merito). Ha dunque riconosciuto la libertà come qualifica essenziale della persona” (da “aspettative per il 2017” documento della chiesa evangelica tedesca). Invita le chiese a continuare a lavorare nella costruzione di comunità plurali e ricche di differenze, a vivere sperimentando la comunione e la giustizia che sono dono di Dio è segno del Regno annunciato da Gesù.