«Se il Signore non costruisce la casa, invano si affaticano i costruttori; se il Signore non protegge la città , invano vegliano le guardie».
All’inizio di un nuovo anno questo breve testo biblico ci offre l’opportunità di riflettere su un aspetto molto importante della vita delle nostre chiese: la progettazione e la verifica del lavoro da svolgere.
Allora ci mettiamo a considerare quali siano le nostre forze e le nostre capacità e cerchiamo di progettare il lavoro in funzione di esse. In altri termini, molto realisticamente, cerchiamo di fare “fuoco con la legna che abbiamo”, guardando con una certa apprensione come languisce la “riserva di legname”. Indubbiamente fare un paio di calcoli realistici è cosa buona e saggia; però non dobbiamo dimenticare che siamo una chiesa e che quindi viviamo della parola di Dio e operiamo per annunziare l’Evangelo di Gesù Cristo.
“Se il Signore non costruisce la casa, invano si affaticano i costruttori…”: dovremmo ricordarci più spesso che le nostre chiese e il loro futuro sono nelle mani di Dio e che noi siamo semplicemente dei collaboratori nell’opera che è sostanzialmente sua. La parola di Dio intende richiamarci su questo punto e ci invita a “piegare le ginocchia” dinanzi al Signore e ad implorare da Lui l’aiuto necessario affinché le nostre attività e tutta la vita delle nostre chiese possano portare dei frutti che siano secondo la sua volontà ; mettiamo tutto nelle mani di Dio e lavoriamo con impegno ricordandoci di metterci spesso in preghiera e in ascolto della sua parola per capire cosa davvero il Signore vuole da noi e cosa si aspetta dalle nostre chiese. Un atteggiamento di preghiera e di ascolto ci servirà per capire dove Dio vuole condurci e come Egli intende “costruire la casa”; questo atteggiamento farà sì che possiamo lavorare serenamente senza affannarci, dando tutto ciò che possiamo dare e riuscendo a superare, con la grazia del Signore, i momenti di difficoltà sia personali che comunitari che inevitabilmente si presenteranno nel corso del nostro cammino.