«Lo Spirito stesso testimonia insieme con il nostro spirito che siamo figli e figlie di Dio»
Paolo dice che coloro che si fanno guidare dallo spirito di Dio, da quella forza sorprendente che è Dio stesso nelle nostre vite, sono figli e figlie di Dio.
Parlando di figlio e figlia e di padre, non pensate alla vostra origine biologica. Pensate piuttosto all’usanza antica secondo cui una nuova creatura nata da una madre, veniva presentata al padre che doveva riconoscere la sua paternità . Il padre sollevava la neonata e diceva: sei mia figlia. Allo stesso modo nelle antiche corti imperiali, veniva elevato al rango di figlio del re, una persona dotata che diventava il rappresentante del re.
Essere chiamati figli e figlie di Dio assume così due aspetti: in primo luogo ci parla di libertà . Nell’antichità infatti chi non aveva padre non era libero, ma schiavo. L’elevazione a figlio e figlia di Dio porta alla liberazione da ogni altra autorità paterna. Questa elevazione si accompagna ad una vocazione. In secondo luogo ci parla di responsabilità . Infatti non abbiamo questa libertà per noi stessi, ma la nostra libertà che rende conto a Dio solo, è responsabilità verso il mondo in cui siamo inviati. Chi è mosso dallo Spirito, è spirituale, non abbandona questo mondo per un cammino puramente interiore, ma trova il suo campo nelle vicende della natura e della storia ovunque si muova lo Spirito di Dio.