«Ora il Dio della speranza vi riempia di ogni gioia e di ogni pace nella fede, affinché abbondiate nella speranza, per la potenza dello Spirito Santo.»
In poche parole troviamo uno sconfinato orizzonte di felicità : è un messaggio denso, profondo e luminoso; forse troppo, se consideriamo la condizione umana in ogni tempo e luogo.
Si potrebbe ritenere che l’apostolo sia stato eccessivamente ottimista e.. un poco superficiale, ma non è così. La gioia e la pace non sono il risultato delle nostre capacità di realizzarci nella vita: il Dio della speranza compie per noi l’opera che rende radioso l’avvenire e il presente.
Nella fede è l’espressione che manifesta la realtà di Gesù Cristo e l’esperienza dell’ascolto del messaggio evangelico. Il Dio della speranza è il Signore che agisce in nostro favore in modo buono e definitivo. La speranza è fondata sulla promessa di Dio che in Gesù Cristo si è realizzata nella storia dell’umanità . Non si tratta di un pio tentativo di alleviare la disperazione umana; il Dio della speranza ha costruito il futuro gioioso degli esseri umani attraverso la morte e la risurrezione di Gesù, ciò è accaduto nel mondo, in un tempo ben preciso.
La potenza dello Spirito Santo crea, già nel presente, la capacità di vedere all’orizzonte il mondo di Dio cui abbiamo accesso grazie a Gesù.
Le parole dell’apostolo ci parlano di abbondanza della speranza, perché il Signore è accanto a noi nei momenti della tristezza e dell’ombra. La speranza ci permette di resistere a ogni difficoltà e di amare nonostante la complessità e i dolori della vita.
La gioia e la pace nella fede sono un dono che entra nella nostra esistenza con pienezza; siamo esortati a non restare bloccati dal nostro passato e dalle difficoltà del presente, bensì a continuare il nostro cammino, fiduciosi nell’azione del Signore.
La gioia, la pace e la speranza le possiamo condividere con gli esseri umani che incontriamo nel viaggio della vita, così l’umanità è semplicemente il nostro prossimo.