Il Signore ci ha riscattati per sua gratuita volontà donandoci nuova vita e sottraendoci dal peso del peccato
«Sappiamo che l’uomo non è giustificato per le opere della legge, ma soltanto per mezzo della fede in Cristo Gesù, e abbiamo anche noi creduto in Cristo Gesù per essere giustificati dalla fede in Cristo e non dalle opere della legge; perché dalle opere della legge nessuno sarà giustificato».
Galati 2,16
Questi versetti, assieme a Romani 3,21-28 ed Efesini 2,4-9, riassumono uno dei pilastri della fede cristiana e in particolare della teologia riformata, tanto che Martin Lutero stesso sintetizzò questo concetto nei suoi famosi “cinque sola”: sola Bibbia, sola fede, sola grazia, solo Cristo, la gloria a Dio soltanto. Nella Bibbia abbiamo modo di incontrare Dio attraverso i racconti di coloro i quali sperimentarono in modo forte e vicino la sua presenza tra loro. Nel Nuovo Testamento il credente in Dio incontra la figura di Gesù, il messia liberatore, manifestazione di Dio in mezzo all’umanità, che dopo averci fatto intravedere il Regno, il piano salvifico di Dio verso l’intera umanità compie, mediante la sua morte in croce, l’ultimo sacrificio espiatorio. Dopo Gesù la teologia sacrificale è estinta, in Cristo siamo stati una volta e per sempre riconciliati con Dio. Dio stesso ci ha giustificati in Cristo. Per diventare parte nonché destinatari di quest’opera di salvezza è necessario credere: «Abbiamo anche noi creduto in Cristo Gesù per essere giustificati dalla fede in Cristo». Liberi dall’affanno di tentare di giustificare noi stessi presso Dio per mezzo delle nostre opere, possiamo finalmente agire ed essere testimoni nella libertà che chiama alla responsabilità verso l’annuncio e la condivisione della Buona Novella. E il lieto annuncio è che il Signore ci ha riscattati per sua gratuita volontà donandoci nuova vita e sottraendoci dal peso del peccato. Sia gloria a Dio!