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Renzo Bertalot: Un pioniere dell’ecumenismo

Tre aspetti dell’impegno del pastore Renzo Bertalot: la TILC, la Società  biblica in Italia e lo studio di Tillich

Il 19 marzo è deceduto a Brescia, dove viveva, il pastore Renzo Bertalot all’età  di 85 anni. Era nato a Ivrea (TO) nel 1929, e aveva esercitato il ministero pastorale a Torino, Chivasso, Montreal (Canada, in missione), Torre Pellice e Venezia, fino al 1968. In seguito è stato direttore della Società  biblica britannica e forestiera.

Ho conosciuto il pastore Renzo Bertalot fin da quando si trasferì a Roma, alla fine degli anni Sessanta, per assumere la direzione della Società  biblica britannica e forestiera, che ha mantenuto per oltre venti anni (1968-1988). A quei tempi fu anche membro del concistoro della Chiesa valdese di Roma via IV Novembre. Fu lui che mi assunse, con mia sorpresa, alla Società  biblica nel 1984. Bertalot può essere considerato uno dei pionieri dell’ecumenismo odierno e vorrei qui ricordarne appunto l’impegno, soprattutto in tre aspetti.

Primo: la Traduzione interconfessionale in lingua corrente (TILC). A seguito del Concilio Vaticano II e degli accordi per la traduzione interconfessionale della Bibbia siglati dal Segretariato Pontificio per la Promozione dell’Unità  dei cristiani e dall’Alleanza biblica universale nel 1968, Bertalot lanciò in Italia il progetto di una traduzione della Bibbia «in lingua corrente» frutto della collaborazione tra cattolici e protestanti. Di questa Bibbia fu coordinatore della traduzione e la Società  biblica ne fu coeditrice, insieme alla LDC. Il Nuovo Testamento fu pubblicato nel 1976 e la Bibbia intera uscì nel 1985: un grande successo editoriale, con svariati milioni di copie vendute. Proprio l’anno scorso ne è uscita una versione revisionata. Questo lavoro in comune e le amicizie professionali e personali a esso collegate gli aprirono diverse porte in campo cattolico, prima precluse ai protestanti, e lo resero molto conosciuto nel dialogo ecumenico.

Secondo: la costituzione della Società  biblica in Italia (1983), un’associazione cristiana indipendente, non legata ad alcuna confessione religiosa, che ha come scopo la massima diffusione delle Sacre Scritture. La SBI è tuttora attiva, con varie migliaia di soci in tutta Italia nel corso degli anni, e continua il suo lavoro regolare e capillare di promozione della Bibbia nel nostro Paese. Il suo Consiglio di amministrazione è improntato alla collaborazione interconfessionale e ha avuto rappresentanze significative delle chiese protestanti, della Chiesa cattolica e delle chiese ortodosse. La presidenza è stata, finora, sempre affidata a un pastore valdese, mentre la vicepresidenza è stata riservata alla Chiesa cattolica e, spesso, ricoperta da vescovi.

Terzo: lo studio di Paul Tillich (1886 – 1965), notevole teologo protestante e filosofo esistenzialista. Bertalot ne ha riassunto la teologia, nel tentativo di familiarizzare il lettore italiano con un pensiero teologico dalla statura non indifferente (Paul Tillich: esistenza e cultura, 1991), e ha tradotto e curato la Teologia sistematica, l’opera maggiore di Tillich, in quattro ponderosi volumi pubblicati dall’editrice Claudiana (1996- 2006).

L’attività  ecumenica a tutto campo, centrata sulla traduzione e diffusione della Bibbia, e la divulgazione del pensiero di Tillich non esauriscono gli interessi di Bertalot, come documentano l’elenco nutrito delle sue pubblicazioni, gli incarichi universitari, le conferenze, lo stretto legame con il Segretariato attività  ecumeniche, gli incontri della Mendola e tante altre occasioni.

Tratto dal settimanale Riforma del 27 marzo 2015

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