L’incontro promosso dall’Associazione dei pastori di Franciaha coinvolto anche i protestanti degli altri paesi latini d’Europa
Torre Pellice, 27 Marzo 2018
«Ministero pastorale: quale autorità ? Qualelegittimità ?» è stato il tema al centro della Pastorale Nationale,l’annuale incontro dell’Associazione dei pastori e pastore di Francia (APF),che dal 18 al 20 marzo è stato caldamente ospitato a Cannes, presso losplendido centro La Colline, legato alla locale parrocchia della Chiesaprotestante unita di Francia.
L’APF nasce nel contesto della Federazione protestantedi Francia come servizio rivolto ai pastori, con compiti sindacali(riconosciuti dallo Stato), di formazione e sostegno. Oggi essa ha allargato ilsuo campo d’azione rivolgendosi anche a quanti e quante esercitino il ministeroin altre chiese e decidano di entrare a farne parte. Riconoscendo taleparticolarità come una ricchezza, negli anni sono stati stretti legami conaltre realtà del mondo francofono e oltre, coinvolgendo in particolare i paesilatini d’Europa. È in questo contesto che ho potuto partecipare comerappresentante della Chiesa valdese alla Pastorale, che riuniva pastorie pastore di confessione riformata, luterana, pentecostale,«pentecostalizzante» (pentecotisant,cioè evangelica, non parte della denominazione pentecostale, ma su posizioneteologiche affini in particolare riguardo alla comprensione dell’azione delloSpirito Santo), avventista, evangelica, e di provenienza svizzera ed italiana,oltre che francese.
La domanda sull’autorità e la legittimità del ministeropastorale nella nostra società «euro-latina» è stata posta in particolare inrelazione ai social media e alla rete, che hanno radicalmente modificato(cancellato?) il concetto di autorità e di autorevolezza, finendo per farcoincidere la validità di una informazione con il fatto stesso che essa vengacomunicata. Nello specifico, il ruolo della pastora e del pastore può venireminato dalla disponibilità di infinite proposte virtuali alternative. Lo stessoè della sua autorevolezza, che nella prospettiva protestante viene garantitadalla competenza acquisita con lo studio e che oggi può essere riconosciutaletteralmente a chiunque altro, essendo l’individuo comunicante l’autorità suprema e indiscussa.
Nella ricerca delle risposte ci siamo rivolti a Paolo,in particolare alla seconda lettera ai Corinzi, dove ci troviamo di fronte a unconflitto di autorità agito nella comunicazione. Oltre al diverso contenutodella predicazione, l’apostolo si distingue dai suoi avversari anche per lastrategia comunicativa che, pur sfruttando appieno le potenzialità dellaretorica e del mezzo della lettera, è caratterizzata dalla debolezza,addirittura dalla pazzia, mentre è chiaramente di segno opposto quella dicoloro che Paolo definisce «super-apostoli». A guidarci in questa riflessionesono stati Pierre de Salis, riformato, responsabile dell’OfficeProtestante de la Formation di Neuchtel, et Jean-Claude Boutinon,pentecostale, professore di teologia evangelica e pastore delle Assemblee diDio di Francia, che hanno evidenziato nel testo della lettera i due poli entroi quali comprendere l’autorità e riflettere sulla prassi pastorale: l’autorità vissuta come servizio al prossimo e la necessità del suo esercizio comeresponsabilità nei confronti della chiesa.
Nel programma vi è anche stato uno spazio per le”notizie dall’estero”, con brevi presentazioni della chiesa del cantone di Neuchtel edella CEVAA da parte della pastora Ysabelle de Salis e della Chiesa valdese,da parte di chi scrive. Vi è inoltre stata la presentazione della regione PACCA(Provenza, Alpi, Corsica e Costa Azzurra) della Chiesa protestante unita di Francia,da parte della pastora Sibylle Klump, presidente del Consiglio Regionale, cheha sottolineato gli stretti legami con la Chiesa valdese. Tutti questiinterventi verranno pubblicati nel cahier della Pastorale insiemea quelli principali dedicati a II Corinzi.
Il tema dell’autorità è stato poi ripreso la sera in unatavola rotonda pubblica, che ha visto una buona partecipazione da parte dellechiese della zona.
La pastorale si è poi conclusa con l’Assemblea vera epropria, che ha rinnovato in parte il Consiglio d’Amministrazione, conl’elezione del nuovo presidente ChristianBarbéry, che subentra a Evert Veldhuizen, che conclude il suo lungo edapprezzato servizio.