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Percorrere la via della gioia

La via dell’umana solidarietà ci rende gioiosi, nella fiducia che Dio orienti i nostri pensieri e il nostro agire

«Prorompi in grida di gioia, o figlia di Sion! Rallegrati ed esulta con tutto il cuore, o figlia di Gerusalemme! Il Signore ha revocato le sue condanne contro di te, ha scacciato il tuo nemico».

Sofonia 3:14-15a

Siamo confrontati con una delle espressioni bibliche più prorompenti della gioia. Per afferrare nel profondo questo sentimento, bisognerebbe leggere anche l’altra parte della medaglia. Quella che troviamo all’inizio del breve libro profetico di Sofonia, in cui il Signore afferma :«Io distruggerò ogni cosa dalla faccia della terra». (1,2). Sta per sopraggiungere il giorno del giudizio verso quella parte d’Israele che «ha peccato contro il Signore»(1,17). La stessa Gerusalemme viene descritta come città ribelle, piena di soprusi, che non accetta correzioni e non confida più nel Signore…i suoi giudici sono dei lupi che divorano, i suoi profeti sono perfidi, i sacerdoti infrangono la legge, il perverso, davanti a Dio, non conosce vergogna (3,3-5). Un disastro.

Ma una volta toccato il fondo qualcosa comincia a cambiare. C’è un ribaltamento di situazione non tanto da parte del popolo ma di Dio stesso. Dio revoca il suo severo giudizio disarmando i nemici «che trionfano con la loro superbia» fuori e dentro la popolazione. Cosa impediva una fruttuosa vita di fede ? L’evidente mancanza di discernimento tra valori e disvalori, l’idolatria e l’indifferenza verso Dio. Era saltato il riferimento principale, la legge mosaica; il culto si era trasformato in una pratica formale; nei rapporti umani contavano solo violenza, potere e profitto. Una miscela diabolica che, ieri come oggi, può incendiare l’umanità.

Capovolgere questa prospettiva è possibile se si procede responsabilmente nella direzione contraria al cinismo, all’indifferenza. Una via sulla quale Dio ci rende partecipi della sua stessa gioia. È la via dell’umana solidarietà. Che va percorsa con impegno, costanza, preghiera, fiducia che Dio orienti i nostri pensieri e il nostro agire. I frutti di questa controtendenza non tarderanno a maturare a beneficio di tutti, credenti e non credenti. 

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