L’impegno delle chiese per il dialogo ebraico-cristiano e islamico-cristiano
Torre Pellice (NEV/CS24-sv04), 25 agosto 2025 – Il Sinodo delle chiese metodiste e valdesi, riunito a Torre Pellice, ha da poco approvato due atti che ribadiscono l’impegno delle chiese per la pace e la giustizia in Medio Oriente.
Il Sinodo, anche alla luce delle amicizie ebraico-cristiane e islamico-cristiane che da decenni vedono impegnate le chiese metodiste e valdesi, denuncia ogni forma di ideologia suprematista, condanna le violenze di Hamas e le politiche del governo israeliano che hanno prodotto una situazione di apartheid nei Territori occupati e la devastazione della Striscia di Gaza, e respinge fermamente il cosiddetto “sionismo cristiano” come distorsione biblica.
Riconoscendo il diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese, il Sinodo chiede con urgenza la cessazione del fuoco, la fine dell’occupazione e la liberazione di tutti gli ostaggi israeliani e dei palestinesi detenuti senza processo nelle carceri israeliane. Esprime vicinanza alle comunità cristiane di Palestina e sostiene i costruttori di pace e i dissidenti che scelgono la via della nonviolenza. Tutto ciò, in linea con le posizioni espresse anche dal Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) e della Comunione mondiale di chiese riformate (CMCR).
A larga maggioranza il Sinodo ha votato i due atti, dando mandato alla Tavola valdese di scrivere al Governo italiano affinché: riconosca lo Stato di Palestina; interrompa la fornitura di armi e ogni sostegno alla politica dell’attuale governo israeliano; sostenga pienamente il Diritto internazionale e le istituzioni preposte alla sua tutela; favorisca l’apertura di corridoi umanitari e sanitari, anche con il contributo dei fondi dell’Otto per mille della Chiesa valdese – Unione delle chiese metodiste e valdesi.
Tratto da Nev.it
