Nella settimana dal 26 giugno al 1 luglio 2023, un gruppo di studio della Comunione di chiese protestanti in Europa (CCPE) si è riunito a Torre Pellice per ultimare la revisione del documento “Non c’è né maschio né femmina”, sui temi del genere, della sessualità, del matrimonio e delle famiglie. Il gruppo ha iniziato a incontrarsi nel 2019 a Vienna nella sede della CCPE e ha poi continuato durante la pandemia con riunioni online e in presenza. Dal 23 al 25 febbraio 2023 ha avuto luogo a Dresda una consultazione di Chiese protestanti europee che hanno condiviso, dopo attenta lettura e discussione, le principali riflessioni sulle duecento pagine di cui si compone il documento suddiviso in otto capitoli. I commenti critici e i suggerimenti sono poi stati vagliati dal gruppo di studio che nella settimana trascorsa a Torre Pellice ha potuto apportare le ultime revisioni a un testo che è stato generalmente molto apprezzato dai gruppi di discussione nel dibattito finale. Due i concetti fondamentali che permettono una discussione serena e informata: innanzitutto una “etica del disaccordo” che significa prendere sul serio le posizioni altrui, nel confronto e nella condivisione dei testi biblici e delle teorie scientifiche sviluppate in biologia, nelle scienze umane e sociali, nei women’s and gender studies, nei queer studies, in una multivocalità di posizioni che sono utili a comprendere la complessità di tematiche che hanno un impatto diretto sulla vita di fede dei credenti e sulla relazionalità e vitalità nelle famiglie. Lo scopo del documento è infatti illustrare come le differenze teologiche ed etiche sono in relazione con la comunione di chiese protestanti, che hanno tradizioni diverse, ma che condividono una comune comprensione dell’Evangelo. Questo implica uno sforzo critico e normativo al tempo stesso, senza peraltro formulare un’unica posizione ma identificando una serie di posizioni. Il secondo concetto infatti è “corridoio protestante”. All’interno del corridoio vi sono orientamenti che originano dal Sola Scriptura, cioè dalla Bibbia interpretata secondo la ricerca esegetica contemporanea che la pone in dialettica con altre istanze, quali la tradizione, l’esperienza, la ragione e la conoscenza di altre discipline non teologiche. Inoltre, gli orientamenti chiave per riflettere su genere, sessualità, matrimonio e famiglie includono principi etici fondamentali, radicati nella comprensione dell’azione creatrice di Dio per l’umanità, cioè libertà, responsabilità e giustizia. Le chiese protestanti in Europa, i cui confini si estendono oltre quelli dell’Unione europea, possono anche non essere concordi su alcuni di questi temi, come ad esempio la benedizione delle coppie dello stesso sesso e le forme plurali di famiglie. Tuttavia, la comunione che le unisce non è compromessa dal disaccordo e si basa sulla Concordia di Leuenberg che quest’anno compie cinquant’anni. Il documento affronta come alcune Chiese protestanti in Europa (la Chiesa evangelica valdese – Unione delle chiese metodiste e valdesi, la Chiesa luterana di Norvegia, la Chiesa evangelica dei Fratelli Moravi) hanno attraversato il dissenso per mezzo dell’ascolto reciproco, della mutua comprensione delle diverse posizioni in una cornice di fraternità agita e perseguita come valore primario, nella comunione di chiese. Essere in comunione significa responsabilità nel gestire il disaccordo, arricchendo la comprensione reciproca e allargando la propria prospettiva in modo inclusivo. E questo significa rimanere sempre aperti, in una esplorazione e spiegazione continua delle reciproche posizioni.