La Diaconia Valdese ha incontrato oggi, 23 maggio 2024, il Ministro del Lavoro Marina Calderone insieme ai partner dell’Unione Industriale di Torino, UNHCR, Talent Beyond Boundaries e Pathways International per discutere di corridoi lavorativi per rifugiati.
L’Italia e Torino stanno sviluppando un percorso pionieristico, end-to-end, che consenta a persone bloccate nei campi profughi di seguire percorsi formativi appositamente pensati, con la sicurezza di arrivare in Italia tramite vie legali e con la garanzia di un posto di lavoro e un alloggio.
Al progetto, che vede il coinvolgimento anche del Ministero degli Esteri e degli Interni, partecipano realtà del Terzo Settore, tra cui la Diaconia Valdese, nell’ottica di un lavoro di inclusione e inserimento nella rete sociale e territoriale, che possa fungere da modello esportabile anche in altre situazioni. I primi arrivi a Torino sono previsti entro la fine del 2024.
“I Corridoi Lavorativi – afferma Loretta Malan, direttrice di Servizi Inclusione della Diaconia Valdese – sono una sfida che andava assolutamente colta. L’approvazione ufficiale da parte del Ministero del primo progetto formativo che consentirà l’ingresso legale in Italia di lavoratori rifugiati, è frutto di una programmazione che coinvolge molti attori dei settori pubblico, privato e sociale dal livello nazionale a quello territoriale. Si tratta di una iniziativa innovativa che apre a una diversa narrazione dei percorsi migratori, ma anche a una rivalutazione del lavoro come mezzo di realizzazione di sé”.