«Egli sarà giudice fra molti popoli, arbitro fra nazioni potenti e lontane. Dalle loro spade fabbricheranno vòmeri, dalle loro lance, ròncole; una nazione non alzerà più la spada contro l’altra e non impareranno più la guerra. Potranno sedersi ciascuno sotto la sua vite e sotto il suo fico, senza che nessuno li spaventi; poiché la bocca del SIGNORE degli eserciti ha parlato»
In questi giorni siamo molto sconvolti e angosciati per le notizie, che ci giungono, della guerra in Ucraina. Le immagini del profeta Michea che annunciano la pace nella città di Gerusalemme, negli ultimi tempi, mi danno speranza. Gli strumenti della guerra, spade e lance, si trasformeranno in strumenti da usare per l’agricoltura, in vomeri e roncole. Gli uni potranno godere momenti lieti senza avere paura degli altri. La guerra non ci sarà più, perché nessuno imparerà a farla: una nazione non alzerà la spada contro l’altra.
Questa visione di pace, che il profeta dipinge, non si realizzerà probabilmente mai completamente sulla terra, ma solo nel regno di Dio. Ma questo non è un motivo di perdere la speranza, che un giorno ci sarà la pace. Queste immagini ci possono dare la motivazione per non arrenderci, per impegnarci concretamente, come credenti e come chiese, per la pace sulla terra. Il profeta Michea ci invita a sperare in una unità tra i popoli, che vivranno pacificamente fra loro. Michea ci parla del ritorno d’Israele, che era stato in esilio, a Gerusalemme. Anche altri popoli saliranno a Sion: popoli che fino a quel momento erano stati nemici.
Le immagini di pace del profeta nutrono la mia speranza, che la Pace di Dio alla fine trionferà . La pace avrà l’ultima parola sulla guerra. Non smettiamo di sognare la pace. Continuiamo a pregare Dio per la Sua pace.