ArticoliSinodo

L’Otto per Mille Valdese è attento ai bisogni sociali per tutti e tutte

Vinay: “Quasi il 59% dei contribuenti non esprime una preferenza, e in questo caso la quota Otto per mille viene comunque ripartita in proporzione alle scelte espresse; riprendendo il concetto del voto: quando non si sceglie altri sceglieranno per te”

Torre Pellice (NEV/CS24sinodo08), 30 agosto 2024 – «Grazie alla firma di 480mila contribuenti italiani – che ci ha permesso di ricevere nel 2024 40.366.317 – siamo riusciti a sostenere 1363 progetti di cui 970 in Italia e 393 estero. Per un totale di quasi 40milioni di euro, ovvero 39.957.772», ha detto ieri pomeriggio alle deputate e ai deputati del Sinodo delle chiese metodiste e valdesi che si tiene a Torre Pellice (To), Manuele Vinay, responsabile dell’Ufficio Otto per mille valdese (Unione delle chiese metodiste e valdesi).

Le principali categorie di intervento finanziate, ha ricordato in Aula sinodale Vinay, hanno riguardato il miglioramento delle condizioni di vita delle persone affette da disabilità (21%), la promozione e il benessere di bambini, bambine e ragazzi (15%) e le attività culturali (15%). Per l’estero molti gli interventi sanitari (22%) e quelli dedicati all’educazione (15%) o rivolti alla protezione dell’infanzia (11%).

L’Otto per mille è la quota delle imposte, pari appunto all’Otto per mille dell’Irpef, che un contribuente italiano può scegliere di destinare allo Stato italiano o a una confessione religiosa che abbia stipulato un’Intesa.

I dati significativi esposti al Sinodo delle chiese metodiste e valdesi elaborati dall’Ufficio Otto per mille valdese mostrano alcuni dati significativi: il 68,59 degli importi (non delle firme) è stato assegnato alla chiesa cattolica, il 25,62 allo Stato italiano e il 3,04 alla chiesa evangelica valdese – Unione delle chiese metodiste e valdesi.

«Un Otto per mille “in ripresa”, se guardiamo al prossimo anno – ha proseguito Vinay –, questo è l’ultimo, infatti, segnato da un periodo di discesa, legato alle conseguenze del covid. Le persone hanno reagito alla pandemia assegnando comprensibilmente allo Stato italiano le loro preferenze in un momento di emergenza. In questi ultimi cinque anni lo Stato ha conquistato infatti dieci punti percentuali. Se guardiamo all’anno prossimo – ha proseguito Vinay – siamo in netta ripresa. Il 2026 vedrà riconfermarsi invece la stessa fiducia che ci era stata accordata in passato. Il calo delle firme non è stato tuttavia solo nostro. Anche la Chiesa cattolica (se guardiamo al dato relativo agli importi) per la prima volta è scesa sotto la precedente soglia del 70%, e nei prossimi due anni accuserà ancora una lieve flessione, sotto la soglia del miliardo di euro, mai successo prima. Lo Stato, invece, è in forte crescita. L’appeal per i contribuenti italiani in questi ultimi anni deriva dall’offerta legata alla possibilità di poter scegliere il contesto di destinazione, come il poter contribuire in caso di calamità naturali o sostenere le infrastrutture scolastiche, combattere la fame nel mondo, tutelare le attività culturali o dare sostegno alle popolazioni migranti. Con l’alluvione in Emilia Romagna la voce calamità naturali ha avuto un balzo di cinquecentomila firme. Ricordiamo poi – prosegue Vinay –, che circa il 41% dei contribuenti esprime una scelta. E quasi il 59% dei contribuenti non esprime una preferenza, e in questo caso la quota Otto per mille viene comunque ripartita in proporzione alle scelte espresse; riprendendo il concetto del voto: quando non si sceglie altri sceglieranno per te».

Un concetto non poi così complicato: «se la chiesa cattolica ottiene il 28% di scelte, riceve il 68% come importo. Se la chiesa valdese ottiene l’1% di firme, riceve il 3% di importo complessivo. Dunque, la battaglia per l’informazione dev’essere quella di promuovere una scelta consapevole.

L’Otto per mille non funziona come il Cinque per mille, dove le quote non espresse non sono ripartite».

Il bando della Chiesa valdese – Unione delle chiese metodiste e valdesi – offre un’ampia categoria di interventi: sociali, culturali, assistenziali, ambientali: «Una scelta voluta dal Sinodo delle chiese metodiste e valdesi sin da subito – prosegue Vinay – per dare la massima disponibilità e la massima apertura anche alle più piccole associazioni. Non poniamo limiti di importo, solo che l’associazione sia attiva da almeno due anni con relativi bilanci. La dimostrazione della nostra apertura sono le circa 4000 richieste di finanziamento. Un volume enorme gestito dal nostro Ufficio che ha approvato 1400 progetti.

Spiace – chiosa infine Vinay –, che la categoria dedicata alla tutela ambientale riceva ancora poche richieste e proposte di progetti. Saremmo invece molto interessati a riceverne di più per via della nostra sensibilità nei confronti della salvaguardia del Creato. Le chiese metodiste e valdesi sono il fondamento e la base della nostra vita e l’Otto per mille è una modalità di testimonianza della nostra fede cristiana rivolta al prossimo e alle persone vulnerabili verso chi non ha voce o semplicemente non riesce a esprimerla».

Condividi su: