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Le Chiese britanniche di fronte alla Brexit

Lettera aperta delle Chiese in Gran Bretagna alle Chiese negli Stati membri dell’Unione europea

Torre Pellice, 31 Gennaio 2020

Riportiamo qui di seguito la lettera che le nostre Chiese sorelle in Gran Bretagna hanno inviato alle altre Chiese negli Stati membri dell’Unione europea dopo che il Regno Unito uscirà  dall’Unione europea:

Care sorelle, cari fratelli,

Dalle ore 23:00 del 31 Gennaio 2020, il Regno Unito non sarà  più membro dell’Unione europea. Il Regno Unito sta lasciando l’Unione europea ma noi non stiamo abbandonando l’Europa.

Le nostre Chiese per secoli hanno arricchito ed hanno goduto dei benefici della tradizione Cristiana europea. I primi Evangelici arrivarono in queste isole con l’Impero romano, e furono seguiti dalle missioni di S. Agostino di Canterbury e S. Colomba di Iona, provenienti rispettivamente dalla penisola italica e dall’attuale Irlanda. Nelle nostre isole, la fede Cristiana ha sempre avuto sin dai primi giorni, forti radici europee. La Riforma, in Germania, Svizzera, e Paesi bassi ha avuto un profondo impatto anche sulle chiese, società  e nazioni delle nostre isole, un impatto che si sente chiaramente ancora oggi. Ci sono congregazioni delle nostre chiese in molte città  europee e continuiamo a mantenere stretti rapporti di fratellanza con le chiese partner sul nostro continento. Noi siamo e saremo sempre Chiese europee, parte della chiesa mondiale.

Lo scioglimento dei rapporti e delle responsabilità  politiche, non potrà  influenzare o impedire

Il nostro impegno e il nostro legame con i nostri partner europei. Continueremo ad avere una piena e attiva partecipazione nelle organizzazioni ecumeniche europee e supporteremo i nostri partner e le nostre congregazioni in altri regioni d’Europa. Le nostre Chiese continueranno a promuovere i valori che insieme condividiamo, per promuovere la pace e proteggere i diritti umani e la dignità  delle persone.

Continueremo a portare avanti i temi che insieme condividiamo, per garantire il benessere di tutti i cittadini che i nostri governi sono chiamati a perseguire, insieme alla pace sociale, la libertà  e la condivisione della ricchezza.

Continueremo a lavorare insieme a voi sulle grandi sfide del nostro tempo; come le nazioni europee dovranno rispondere alle migrazioni forzate e come potremo rispondere alla crisi climatica.

Continueremo a rimanere fedeli ai principi di solidarietà , che ci hanno legato insieme per molti anni e che dobbiamo stringere ancora più forte, in un tempo in cui crescono la xenofobia, la discriminazione religiosa, l’ineguaglianza e il nazionalismo estremista.

Abbiamo molto apprezzato il supporto e l’interesse che avete manifestato negli anni recenti per la nostra situazione, e vi chiediamo di rimanere con noi mentre aspettiamo di capire cosa ci riserva il futuro, e come possiamo lavorare insieme per offrire speranza e riconciliazione a tutte le comunità  seguendo Gesù ogni giorno della nostra vita.

Per favore pregate per noi, noi pregheremo per voi.

Come infatti il corpo è uno solo e ha molte membra, e tutte le membra del corpo, pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche il Cristo. Infatti noi tutti siamo stati battezzati mediante un solo Spirito in un solo corpo, Giudei o Greci, schiavi o liberi; e tutti siamo stati dissetati da un solo Spirito.

Infatti il corpo non è formato da un membro solo, ma da molte membra. Se il piede dicesse: «Poiché non sono mano, non appartengo al corpo», non per questo non farebbe parte del corpo. E se l’orecchio dicesse: «Poiché non sono occhio, non appartengo al corpo», non per questo non farebbe parte del corpo. Se tutto il corpo fosse occhio, dove sarebbe l’udito? Se tutto fosse udito, dove sarebbe l’odorato? Ora, invece, Dio ha disposto le membra del corpo in modo distinto, come egli ha voluto. Se poi tutto fosse un membro solo, dove sarebbe il corpo? Invece molte sono le membra, ma uno solo è il corpo. Non può l’occhio dire alla mano: «Non ho bisogno di te»; oppure la testa ai piedi: «Non ho bisogno di voi». Anzi proprio le membra del corpo che sembrano più deboli sono le più necessarie; e le parti del corpo che riteniamo meno onorevoli le circondiamo di maggiore rispetto, e quelle indecorose sono trattate con maggiore decenza, mentre quelle decenti non ne hanno bisogno. Ma Dio ha disposto il corpo conferendo maggiore onore a ciò che non ne ha, perché nel corpo non vi sia divisione, ma anzi le varie membra abbiano cura le une delle altre. Quindi se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme; e se un membro è onorato, tutte le membra gioiscono con lui.

Ora voi siete corpo di Cristo e, ognuno secondo la propria parte, sue membra.

1 Corinzi 12:12-27

Vi esorto dunque io, il prigioniero nel Signore, a comportarvi in maniera degna della vocazione che avete ricevuto, con ogni umiltà , mansuetudine e pazienza, sopportandovi a vicenda con amore, cercando di conservare l’unità  dello spirito per mezzo del vincolo della pace. Un solo corpo, un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. Un solo Dio Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, agisce per mezzo di tutti ed è presente in tutti.

Efesini 4:1-6

Firmato,

Revd Dr Barbara Glasson and Professor Clive Marsh, President and Vice-President of the Methodist Conference

Revd David Mayne, Moderator of Council, Baptist Union of Great Britain

The Right Revd Colin Sinclair, Moderator of the General Assembly of the Church of Scotland

Revd Nigel Uden and Mr Derek Estill, Moderators of the General Assembly of the United Reformed Church

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