ArticoliEcumenismo in azione

La comunione ecclesiale in tempi di divisione

La Comunione di chiese protestanti in Europa contro le tendenze sovraniste e separatiste nella società 

Torre Pellice, Martedì 22 Ottobre

La Comunione di chiese protestanti in Europa (CCPE) riunisce chiese di tradizione luterana, riformata e metodista sparse in tutti i paesi del vecchio continente. Il suo organo di governo è il Consiglio generale composto da tredici membri, tra cui il pastore valdese Pawel Gajewski. Durante la sua seduta ordinaria tenutasi a Cambridge nei giorni 18-19 ottobre il Consiglio si è occupato in particolare delle tendenze separatiste e sovraniste sempre più visibili nelle nostre società . “La dichiarazione teologica che abbiamo appena resa pubblica nasce dal basso – dichiara il pastore Gajewski -. Da tempo riceviamo dalle chiese membro chiari segnali di dissenso nei confronti dei governi che attuano politiche volte alla separazione e alla divisione. La nostra dichiarazione vuole essere un chiaro segnale della sostanziale unità  del protestantesimo europeo, al di là  dei confini e dei muri di contenimento”.

Riportiamo qui di seguito il testo integrale della dichiarazione:

La comunione ecclesiale in tempi di divisione

Ora dunque queste tre cose durano: fede, speranza, amore; ma la più grande di esse è l’amore” (I Corinzi 13:13)

Nel corso di una riunione del Consiglio a Cambridge, l’organo direttivo della Comunione di chiese protestanti in Europa ha evidenziato quanto sia importante che le chiese rimangano unite mentre si creano confini e divisioni tra gli stati.

Trent’anni dopo la caduta del Muro di Berlino e la fine dei regimi comunisti dell’Europa centrale e orientale, il Consiglio ricorda che la “Cortina di ferro” divideva nettamente il continente. Nel 1973, l’anno in cui le chiese protestanti dichiararono la comunione di chiese dopo secoli di divisione, i legami tra Est e Ovest erano sporadici.

Essendo cresciuti insieme attraverso quasi cinquant’anni di comunione, e stando a fianco dei nostri fratelli e sorelle di altre tradizioni cristiane, resistiamo all’aumento dell’odio e della divisione all’interno e tra le nazioni e le società . Diffondere il Vangelo è la missione della Chiesa di Cristo e nel suo nome lottiamo per vivere in pace e libertà  in questo continente. Facendo questo testimoniamo al mondo che l’unità  nella diversità  rimane possibile.

Siamo dispiaciuti per l’emergenza determinata da una cultura politica sempre più divisa e divisiva e per l’uso di un linguaggio antagonista e di politiche che fomentano deliberatamente la divisione. Il Vangelo proclama che Gesù Cristo viene da noi pieno di grazia e verità . Ci appelliamo a tutte le persone affinché cerchino di trovare la verità  nel discorso pubblico e rispondere con grazia a quelli con cui non sono d’accordo.

Il Consiglio della Comunione di chiese protestanti in Europa proclama:

La nostra fede è in Gesù Cristo, fondamento della nostra comunione ecclesiale. Celebriamo il culto insieme attraverso tutti i confini nazionali, linguistici, culturali e confessionali. In questo culto chiediamo altresì a Dio di concedere a tutti i leader di governo la saggezza per raggiungere decisioni che diano priorità  alla pace in Europa e alla giustizia per tutte le genti.

I cristiani vivono nella speranza del Regno di Dio. Questa speranza ci porta a sostenere l’unità  tra persone diverse, storie e fedi qui e ora, nei nostri paesi, chiese e comunità . Ci permette di accettare le nostre differenze esistenti e durature nella consapevolezza che siamo tutti figlie e figli di Dio.

L’amore di Dio ci chiama ad agire insieme dovunque sia richiesto con urgenza, nel sostegno ai più poveri e vulnerabili nella società , nella cura compassionevole dei rifugiati e nel rispetto della creazione di Dio.

Fede, speranza e amore sostengono la nostra unità  nella diversità  in quanto comunione di chiese in tempi di divisione.

(Traduzione di Sabina Baral)

Condividi su: