“O voi tutti che siete assetati, venite alle acque; voi che non avete denaro venite, comprate e mangiate! Venite, comprate senza denaro, senza pagare, vino e latte! Perché spendete denaro per ciò che non è pane e il frutto delle vostre fatiche per ciò che non sazia? Ascoltatemi attentamente e mangerete ciò che è buono, gusterete cibi succulenti! Porgete l’orecchio e venite a me; ascoltate e voi vivrete”
Ogni volta che si verifica un’emergenza sanitaria per cause naturali o per mano dell’uomo, vengono messe in movimento tante forze positive nel tentativo di ricostruire e di placare le sofferenze delle popolazioni. Una delle emergenze più grosse in questi frangenti è quasi sempre la mancanza di acqua potabile e di cibo. Ecco nei telegiornali immagini di persone che tendono le mani ansiose verso coloro che portano gli aiuti per ricevere un pacco di cibo e dell’acqua. Sono occasioni di straordinaria solidarietà, ma in tempi normali ogni cosa ha un prezzo: l’acqua e il cibo, diritto di ogni essere umano, devono essere acquistati e a caro prezzo!
Ecco che allora, la Parola di Dio suona inconsueta, strana e straordinaria! Quel che è eccezionale nelle nostre esistenze strette dalle leggi di mercato è, invece, il modo consueto di agire di Dio: donare gratuitamente a chi ha sete e fame! Ebbene, il testo non parla solo del necessario, ma pure di cibi succulenti e preziosi, come il latte, e la bevanda delle feste, il vino. Dio, per bocca del profeta, sembra proprio che stia rivolgendo l’invito ad una festa! Generalmente, però, quando si invita ad una festa o ad una cerimonia gli inviti sono personali. Qui, invece, l’invito è gridato per le strade, nelle piazze dove la gente si affolla. È gratuito ed è rivolto a tutti, sebbene i primi ad essere invitati siano proprio coloro che sono assetati e che hanno fame, ma non hanno soldi per comprare il cibo. Una bella differenza con il nostro modo di concepire i sistemi socio-economici.
Dio, però, si rivolge anche ad un’altra categoria di persone, a coloro che i soldi li hanno e che hanno faticato per ottenerli, ma che li spendono in ciò che non è davvero utile per la loro vita… Gli americani direbbero: “money talks” ossia “il denaro parla”, il denaro è potente e può fare ottenere ciò che si desidera… Una macchina nuova e più veloce, una casa spaziosa e accogliente, un fisico più giovane e atletico? E poi? Poi non c’è nessuna fontana della giovinezza e la vita si trova sempre nelle strettoie di ciò che si deve fare per ottenere qualcosa. Dio, invece, invita a porgere orecchio alla sua Parola perché in essa si trova non solo ristoro, ma una vita piena di senso, la vita vera! Dio rivolge anche a noi questo invito. E noi vogliamo porgere orecchio alla sua Parola che parla di felicità e vita piena? Riusciamo a staccarci da un modello di relazioni retributive per entrare nell’alveo della gratuità?