“Pronti a discuterne criteri e ammontare ma rivendichiamo il principio dell’utilità sociale dei fondi ricevuti e distribuiti dalla Chiesa valdese”
“Valuto molto positivamente l’iniziativa di controllo della Corte dei conti sul funzionamento e utilizzo delle risorse attribuite con l’otto per mille, anche se devo rilevare che è la prima volta che accade in quasi trent’anni di esistenza di questo particolare meccanismo – ha dichiarato il moderatore della Tavola valdese, pastore Eugenio Bernardini. – Così come apprezzo l’impianto generale dei rilievi mossi dalla Magistratura contabile: è giusto chiedere criteri rigorosi sia nell’attribuzione dei fondi che nel resoconto del loro utilizzo, così come è giusto richiamare a una logica di sobrietà nelle campagne pubblicitarie. Ricordo, però, che la Chiesa valdese (Unione delle Chiese metodiste e valdesi) ha orientato l’intera gestione dei fondi che le sono stati attribuiti a criteri di laicità , trasparenza ed efficacia finanziando solo opere sociali, educative e culturali in Italia e all’estero escludendo le attività di culto, la retribuzione dei pastori e la ristrutturazione o la costruzione delle chiese. Inoltre, ha sempre pubblicato rapporti dettagliati sull’utilizzo dei fondi ricevuti e svolge un’attività di monitoraggio e valutazione dei progetti finanziati”.
“La Tavola valdese – prosegue Bernardini – comprende che in un tempo di crisi si possano anche ridiscutere aspetti di questo sistema: per esempio, la riduzione della percentuale dall’otto al sette o al sei per mille è un’ipotesi che può essere considerata, soprattutto nel quadro di un impegno dello Stato a un uso mirato e strategico dei fondi così recuperati. Utilizzare invece i fondi dell’otto per mille attribuiti allo Stato, o quelli risparmiati con un’eventuale riduzione dell’aliquota, per improvvisate finalità , come è accaduto in passato, non ci pare un criterio valido né opportuno. La Chiesa valdese (Unione delle Chiese metodiste e valdese) è quindi pronta a dare il suo contributo per un confronto sulle criticità del sistema rilevate dalla Corte dei Conti, impegnandosi sin d’ora a difendere quel principio di laicità e di utilità sociale al quale ha improntato la sua gestione dell’otto per mille”.
29 novembre 2014