Anche quest’anno il Centro culturale protestante di Milano partecipa all’iniziativa Bookcity, nata nel 2012 per volontà del Comune e di un comitato promotore formato da case editrici e fondazioni.
La serie di eventi intende mettere al centro dell’attenzione il libro, la lettura e i lettori, protagonisti dell’identità della città e delle sue trasformazioni nel passato, ma anche nel presente e nel futuro.
Dal 13 al 16 novembre si susseguono quindi incontri di vario tipo, presentazioni di libri, dialoghi, letture ad alta voce, mostre, spettacoli, seminari sulle nuove pratiche di lettura.
Il Centro culturale protestante organizza due incontri: il primo è previsto per venerdì 14 novembre alle 17 al Piccolo Teatro Strehler – Scatola Magica (Largo Paolo Grassi 2) con una lettura teatrale di Andrea Castellini e Chiara Pautasso dal libro «Fuochi» di Marina Jarre e Renzo Sicco (Claudiana). Intervengono Giuseppe Platone, pastore della Chiesa valdese di Milano, e Renzo Sicco, regista di Assemblea Teatro che vent’anni fa mise in scena per la prima volta lo spettacolo tratto dal romanzo di Marina Jarre «Ascanio e Margherita», intitolato per l’appunto «Fuochi». Un’esperienza che ha portato in giro per il mondo l’epopea valdese, con oltre duecento repliche: come scrivono i promotori, «una storia simbolo di una possibilità diversa di vita in cui la cultura e la fede non siano più causa di conflitti, dove la diversità non sia più rifiutata e repressa e alla base dei rapporti si installi una civiltà del rispetto verso ognuno».
Il secondo appuntamento, sempre alle 17, è per sabato 15 novembre nella sala attigua alla libreria Claudiana (via Francesco Sforza 12/a) e ha un titolo in apparenza molto singolare: «Le interviste di Platone». Non si tratta di un’inedita variante dei «Dialoghi» del filosofo greco, ma la presentazione del libro «La senti questa voce. Corpo, ascolto, respiro nella meditazione biblica», pubblicato da Claudiana nella collana Spiritualità , in cui il pastore della Chiesa valdese di Milano incontra l’autore Giampiero Comolli, partendo dall’idea che – si legge ancora nella presentazione dell’evento – «dietro ogni libro si nasconde una storia che solo il suo autore può raccontare. È facile pensare che siano soprattutto le tradizioni orientali, come lo yoga, lo zen o il tao, a coltivare e proporre l’arte della meditazione. Eppure anche la Scrittura, così come ci insegna a pregare, ci insegna – seppure in filigrana – a meditare. Attraverso ricordi di viaggio fra Oriente e Occidente, ed esperienze personali di meditazione narrate alla luce della Scrittura, l’autore delinea un percorso esistenziale, un cammino di vita – e di fede – che il lettore potrebbe fare proprio».
12 novembre 2014