Il 31 ottobre 2017 si avvicina e con esso il quinto centenario della Riforma protestante. Nel corso del triennio 2015-2017, il Centro culturale valdese di Torre Pellice (TO) ha deciso di ideare un fitto calendario di mostre, eventi e iniziative in preparazione di questo importante appuntamento. Ne parliamo con Davide Rosso, direttore del Centro culturale valdese, a cui abbiamo rivolto alcune domande.
Qual è, a suo parere, il senso e il significato del quinto centenario della Riforma protestante per gli evangelici italiani?
Molti, in Italia e nel mondo, parleranno nel corso del prossimo triennio di Lutero e della Riforma protestante. Lo faranno chiaramente partendo dalla propria prospettiva: qualcuno si schiererà , qualcun altro ripercorrerà le dispute e le divisioni, qualcun altro ancora celebrerà semplicemente la ricorrenza e i cattolici forse rileggeranno il loro percorso alla luce di quell’evento. Credo che il protestantesimo italiano non dovrà perdere quest’importante occasione non solo per pensare al protestantesimo in rapporto al mondo moderno ma anche per discutere sul senso e sul significato dell’essere riformati nell’Italia di oggi.
Quali sono le iniziative preparate dal Centro culturale valdese in vista del quinto centenario?
Nel corso del triennio 2015-2017 il Centro culturale valdese di Torre Pellice ha quindi pensato di mettere in cantiere un programma di attività dedicato al tema della Riforma protestante che punti tra l’altro a valorizzare il ricco patrimonio bibliotecario, archivistico e museale in dotazione.
La programmazione partirà nel marzo 2015 e prevede in prima battuta un seminario sulla Riforma tenuto dal prof. Sergio Rostagno a partire dai libri della Biblioteca valdese che si strutturerà in tre incontri annuali tematici. Il 25 marzo si inizierà con il tema «Umanesimo», per continuare nel 2016 su «Coscienza» e quindi nel 2017 sul tema della «Promessa». Gli incontri, che verranno registrati e resi disponibili in internet, prevedono poi un ideale prolungamento nel seminario di lettura e interpretazione dei testi che si terrà tra il 18 aprile e il 16 maggio a Pinerolo. L’iniziativa, moderata da Luciano Deodato e Sergio Rostagno, è iniziata nel 2014 e da quest’anno sarà sponsorizzata anche dal Centro culturale.
Il programma prevede inoltre l’allestimento di tre mostre che si terranno nel periodo autunnale e che saranno sempre distribuite su tre anni: «L’eredità della Riforma: salteri e innari della Chiesa valdese fra ‘600 e ‘900», «L’immagine della Riforma fra Otto e Novecento» e infine «Chanforan e gli anniversari della Riforma».
Una quarta mostra sulla Riforma, a carattere più divulgativo, è in programma di allestimento per il 2017 e verrà poi messa a disposizione per la circolazione nazionale.
Ci saranno altri appuntamenti nel corso del triennio 2015-2017 che vedranno coinvolto il Centro culturale valdese?
Il Centro culturale ha in cantiere la realizzazione di due importanti esposizioni. La prima sarà dedicata ai risultati della catalogazione attualmente in corso a Firenze alla Biblioteca Nazionale delle cinquecentine del Fondo Guicciardini. La seconda, invece, verrà allestita a Torre Pellice a conclusione dello studio, che sta partendo proprio in questi giorni, sui volumi cinquecenteschi custoditi nei depositi della Biblioteca valdese.
Il Centro culturale, inoltre, organizzerà corsi di formazione (in parte a laboratorio in parte a conferenza) nell’autunno del 2015, 2016 e 2017, visite guidate sul tema della Riforma nei musei e nei luoghi di memoria nelle Valli valdesi e infine spettacoli del teatro delle ombre appositamente predisposti che saranno offerti a scuole e visitatori ma anche alle chiese e ai centri culturali che ne faranno richiesta.
Quali sono le tre parole chiave che, in un certo senso, potrebbero riassumere il programma allestito dal Centro culturale valdese per il triennio 2015-2017?
Conoscere, «mettere in rete» e condividere sono i tre concetti alla base del ricco calendario di eventi promosso dal Centro culturale valdese. Nel corso degli anni abbiamo accumulato una grande quantità di informazioni sulla Riforma protestante in Europa e in Italia. Credo che questo nostro «sapere» debba essere condiviso non solo solo fra tutti gli evangelici ma anche con chi arriva da fuori.
L’avvicinamento al 2017 infatti non è un percorso a senso unico; altre realtà si stanno muovendo in vista di questo anniversario, e allora l’invito che facciamo è quello di condividere le idee e le iniziative, farle circolare creando così un «movimento» utile a tutti e non rivolto ciascuno alla propria realtà territoriale.
Per realizzare questa condivisione il Centro culturale offre uno spazio, quello del proprio sito internet, come luogo dove raccogliere i materiali o meglio i link agli altri siti protestanti italiani chiedendo loro di farsi a loro volta luogo di diffusione e di utilizzo del materiale e delle iniziative che verranno organizzate dal Centro culturale, creando così una sorta di spazio virtuale con riferimenti e materiali concreti prodotti nei diversi luoghi italiani del protestantesimo a cui tutti possano accedere.
13 gennaio 2015