«Io so in chi ho creduto e sono convinto che Egli ha il potere di custodire il mio deposito fino a quel giorno»
Non posso sapere se M. avrà la possibilità di varcare la soglia del 2018 per iniziare il nuovo anno; è gravemente ammalato e le sue condizioni purtroppo non lasciano molte speranze. M. è un amico caro; non è credente, anche se ha in cuor suo molte domande da porre su Dio, sulla fede, sulla resurrezione, ecc. Non è uno che si risparmia in fatto di curiosità e desiderio di conoscere; è intelligente, riflette; non si accontenta di risposte banali o lacunose!
Non è semplice testimoniare la propria fede in queste circostanze ma è l’unica cosa che possiamo fare, che siamo chiamati ad osare! La nostra convinzione nel farlo può essere una forza oltre che una testimonianza per chi non crede ma guarda alla fede come una possibile porta aperta sulla fine della propria esistenza. Sappiamo in chi abbiamo creduto?
Se sì, non possiamo essere reticenti, siamo chiamati ad affermare con forza e con convinzione che la nostra sorte è nelle mani di quel Signore che in Cristo si è reso vicino per offrire amore, speranza, vita nuova. Non dobbiamo temere, non dobbiamo essere timidi nell’esporci; nella consapevolezza della nostra fragilità e dei nostri dubbi affidiamoci a Colui che è la nostra forza e il nostro futuro.