«Egli guardò, e vide vicino alla sua testa una focaccia cotta su pietre calde, e una brocca d’acqua. Egli mangiò e bevve, poi si coricò di nuovo. L’angelo del SIGNORE tornò una seconda volta, lo toccò, e disse: “à€lzati e mangia, perché il cammino è troppo lungo per te”»
Qualche volta sentiamo il bisogno di dire: “Basta”. Ci sono momenti nella vita in cui si è stanchi e stremati, senza forze. Ci sono periodi in cui non sappiamo come andare avanti, periodi nei quali non è facile resistere. L’unico desiderio è fare una pausa, dormire, dimenticare, almeno per un po’.
Il profeta Elia dice a Dio: “Basta”. Fugge nel deserto, stanco e sfinito si corica sotto una ginestra e si addormenta. Nel momento più basso della sua disperazione Dio gli concede di voltare pagina.
Elia è stremato, ma Dio fa sentire a lui la sua vicinanza, lo fortifica con cibo e bevanda: una focaccia, una brocca d’acqua. Dio lo consola con la vicinanza del suo angelo. Mi immagino come l’angelo gli appoggi delicatamente una mano sulla spalla. Dio si fa incontrare da Elia come colui che gli dona nuove forze. E così può andare avanti quaranta notti e quaranta giorni nel suo cammino verso il monte Oreb, il monte di Dio.
“Alzati e mangia perché il cammino è troppo lungo per te”. Queste parole possiamo leggerle come rivolte non solo ad Elia, ma anche a noi, quando facciamo esperienza del nostro limite, del nostro fallimento, quando non ne possiamo più delle difficoltà nella nostra vita, quando non sappiamo come andare avanti. Dio si fa anche in questi momenti prossimo nella nostra vita e ci concede, come ad Elia, di voltare pagina. Dio è colui che ci accompagna sempre ogni giorno nel nostro cammino ed in modo particolare, donandoci nuove forze, quando la strada, che abbiamo ancora davanti a noi, ci appare troppo lunga e tortuosa.