«Per questo è stato manifestato il Figlio di Dio: per distruggere le opere del diavolo.»
Sarebbe sbagliato identificare il diavolo con una figura precisa. Eppure ci troviamo spesso di fronte ad azioni e comportamenti che si oppongono alla vita, a una forza negativa che può avere molte manifestazioni. Il diavolo è dove non si vuole capire, ma solo colpire; non rispettare, ma solo distruggere. Distruggere gli altri, ma talvolta anche se stessi.
Alla fine la forza negativa sarà rivelata nella sua inconsistenza, cioè si capirà che è solo vuoto, nulla. Lo sappiamo perché ci è stata fatta conoscere la vera forza, quella del Figlio di Dio, di Dio presente al nostro fianco nella persona di Gesù. Gesù si è confrontato molte volte con il diavolo, con la forza che tenta di separare e di dissolvere la comunità umana e la singola persona umana. E l’ha sempre annientata. Lo ha fatto annullando i suoi effetti; con un’azione non negativa, ma positiva.
Le persone che Gesù ha incontrato si sono sentite capite. L’accoglienza che Gesù ha dimostrato verso le persone di diverse categorie, anche le più disprezzate, ha la sua motivazione in una conoscenza profonda della condizione umana. Ma egli non ha conosciuto come spettatore. Conoscendo illumina, costruisce, dà alle persone una sostanza nuova. Gesù ci accoglie come siamo, ma non ci lascia come siamo. Questa è l’opera positiva, che è la vera vittoria contro il potere del male.