«La legge è stata data per mezzo di Mosè; la grazia e la verità sono venute per mezzo di Gesù Cristo.»
Sia ben chiaro: già la legge è stata una dimostrazione della grazia e della verità di Dio. La legge diventa opprimente e può addirittura essere mortale quando è separata dalla grazia; quando assume un valore assoluto e diventa fine a se stessa. Allora perde il suo scopo, che è di servire alla convivenza umana: non impedisce ai disonesti di continuare a imbrogliare, ma riesce benissimo a imbrigliare gli onesti.
La legge che Dio ha dato al popolo di Israele serve a garantirne la libertà . Ma, perché porti il suo frutto, è necessario che la grazia e la verità siano messe in primo piano, ed è ciò che accade nella persona di Gesù, il Cristo, l’uomo che realizza in pieno la volontà di Dio di salvare l’umanità .
L’azione di Dio verso le creature è appunto grazia e verità . La grazia è l’apertura che concede valore, dignità e vita all’essere umano, malgrado la sua sterile ribellione e la sua degenerazione. Gesù accoglie le persone e dimostra loro quanto Dio tenga alle loro vite. La verità è la durata nel tempo di questo atteggiamento di Dio benefico e vitale. Il favore di Dio non è solo per un momento passeggero, è per tutta l’esistenza. La verità è identica alla fedeltà con cui Dio continua la sua opera in nostro favore. Gesù non si tira indietro, ma va fino in fondo e muore per noi. Dona la sua vita. Questo dono è quanto di più vero ci sia; su di esso possiamo fondarci e procedere.