In occasione della Giornata della legalità nelle nostre chiese, vogliamo riproporre questa confessione di fede nata a Palermo nel 1992 nella chiesa valdese di via Spezio, subito dopo i tragici fatti di sangue del maggio dello stesso anno (Falcone e Borsellino..). Ci sembra sempre attuale, e rappresenta il nostro impegno laico e cristiano insieme ai protestanti italiani.
“Credere e resistere a Palermo”
Crediamo nel Dio
di cui ci ha parlato Gesù di Nazareth,
nel Dio
che fa sognare nuovi cieli e nuova terra
che apprezza i semplici e ascolta i poveri
che giudica i superbi e sostiene i mansueti.
Egli solo ci è Padre!
Con lui vogliamo resistere ai signori della morte
e crediamo che non esiste solo la scelta
tra ammazzare ed essere ammazzati,
ma che è possibile lottare senza armi
e con Lui resistere all’indifferenza.
Vogliamo resistere alla logica che sia solo possibile
avere paura o fare paura,
colpire o essere colpiti.
Con Lui vogliamo credere che è possibile
avere coraggio e resistere,
dare coraggio e persistere.
Crediamo che nell’ebreo Gesù,
umile falegname della Palestina
in cui ha abitato la pienezza di Dio,
che ha portato lo Spirito della verità e della giustizia,
abbiamo trovato la via.
Egli solo ci è Signore!
In Lui ora sappiamo che dobbiamo lasciare
le vie tracciate da altri
la via soffocata dal desiderio del quieto vivere,
dal tornaconto e dall’ammirazione per i furbi.
Con Lui vogliamo resistere ai maestri di morte
e crediamo che non esiste solo la scelta
o noi o gli altri,
ma che è possibile
resistere al malvagio e sconfiggere la mafia,
non pagare tributi alla prevaricazione e alla morte.
Con lui osiamo sognare per vedere un giorn
tempi di giustizia e di pace,
tempi di fratellanza e di sazietà .
Crediamo nel dono dello Spirito di Dio,
reale presenza di Dio,
concreta forza della nostra resistenza,
vero sostegno nelle momentanee sconfitte,
coraggio nell’assumere posizioni chiare
contro ogni sopraffazione.
Egli solo ci è guida!
Per Lui condanniamo
Chi versa sangue e si fa giustizia da sé,
riteniamo colpevole chiunque usi violenza,
chiunque corrompa e chiunque si lascia corrompere.
Con Lui vogliamo resistere ai giustizieri di morte
E crediamo che non esiste solo la scelta
O l’omertà o la morte,
ma che è possibile
resistere alla paura dei ricatti e alla sfida delle lupare
persistendo nella giustizia.
Con Lui vogliamo sognare
Che i fiori dei nostri campi
E le strade dove giocano i nostri bambini
Non saranno più bagnati
Né da sangue innocente né da sangue colpevole,
perché l’ultima parola sarà data alla vita.
AMEN
(Domenica delle Palme 1992)
1 aprile 2016