«E ora voi dite: oggi o domani andremo nella tale città , vi staremo un anno, trafficheremo e guadagneremo; mentre non sapete quel che succederà domani! (…) Dovreste dire invece: Se Dio vuole, saremo in vita e faremo questo o quest’altro!»
“A Dio piacendo”, “Se Dio vuole”. Ecco un versetto, che ha fatto fortuna nel linguaggio della chiesa e direi anche in generale nel linguaggio comune.
La grande condizione posta da Giacomo alla chiesa in un momento chiave della sua vita é diventata sempre più spesso un modo di dire, una premessa, un’aggiunta a dei discorsi che starebbero in piedi anche senza di lei. Diciamo “a Dio piacendo” quando programmiamo le nostre attività o quando é incerto il seguito di ciò che intraprendiamo. “A Dio piacendo” o é diventata una frase pia, oppure un’affermazione che sa di scaramanzia: dagli eventi della vita e dai suoi imprevisti ci si difende come si può, speriamo che ciò che faccio e decido incontri il benestare di Dio. Questo concentrato di buon senso e saggezza popolare che fa leva sulla precarietà dell’esistenza per predicare la prudenza non corrisponde al messaggio di Giacomo.
Nelle parole di Giacomo Dio non é una premessa e tanto meno una pia minaccia, ma un’alternativa che si pone nel bel mezzo dei nostri affari, nelle decisioni e nell’indirizzo che diamo ai nostri giorni.
Dio non è colui che benedice ciò che può essere fatto anche senza di Lui, ma è la grande pretesa che contraddice la vita, che le dà un senso ed una direzione altrimenti imÂprevedibili.
“Voi dite…”: “Oggi e domani andremo… staremo un anno, trafficheremo, guadagneremo!” Voi vivete come se foste eterni, come se foste Dio, dice Giacomo. “Dovreste invece dire: … se Dio vuole!”
Cosa vuol dire?
Vuol dire che c’è un’obiezione che si fa incontro alla tua vita, vuol dire che Dio obietta, che vuole fare qualcosa per te e da te e che, se vuole Dio, puoi volere anche tu. “Se Dio vuole” vuol dire che c’è una volontà da cercare e da compiere, che c’è un progetto, un pensiero di Dio che consente una vita nuova e che afferra la vita.
Qui l’esistenza umana incontra nella volontà di Dio un criterio diverso da quello con cui contiamo i nostri giorni, perché in Dio noi vivremo, dice Giacomo.