“Il Signore disse ad Abramo: «Va’ via dal tuo paese, dai tuoi parenti e dalla casa di tuo padre, e va’ nel paese che io ti mostrerò; io farò di te una grande nazione, ti benedirò e renderò grande il tuo nome e tu sarai fonte di benedizione. Benedirò quelli che ti benediranno e maledirò chi ti maledirà, e in te saranno benedette tutte le famiglie della terra». Abramo partì, come il Signore gli aveva detto”.
Nel capitolo dodici del libro della Genesi ci troviamo per la prima volta di fronte ad una chiamata, che si presenta come ordine e come promessa. La chiamata e la promessa saranno accolte da Abramo per fede (cfr. Ebrei 11) e continueranno ad essere per lui fonte di fede. Dio si rivolge ad Abramo e gli annuncia ciò che sarebbe diventato. In questo modo Abramo viene convinto. La promessa è grande, molto difficile da credere ma Dio è stato persuasivo e Abramo non ha saputo resistere. Dio promette ad Abramo che diventerà un popolo e realizzerà a pieno questa promessa, a patto che Abramo aderisca con la propria volontà e consapevolezza a questo progetto. Dio si impegna per primo a realizzare questa sua promessa. Il suo impegno consiste nel non venir meno alla sua parola e si metterà all’opera affinché il suo piano riguardo ad Abramo giunga a compimento. Umanamente parlando, Abramo ha attraversato innumerevoli difficoltà nella nuova vita; noi possiamo capire che Dio ci offre il suo aiuto per portare a compimento il progetto che ha per noi. Diventare come Abramo per mezzo della fede significa essere testimoni di Dio e rimanere fedeli alla sua promessa. Abramo, consapevole di avere fede in Dio, accetta di andare via dal luogo natio per sperimentare la vita di un uomo che rinasce e cresce grazie alla sua fede.