Pubblichiamo il testo di una dichiarazione della Comunione di chiese protestanti in Europa (CPCE) in vista delle elezioni europee del giugno 2024. La CPCE esprime l’incoraggiamento a partecipare alle elezioni europee e a svolgere un ruolo costruttivo nella formazione della democrazia europea. Invita inoltre le chiese a essere luoghi di formazione delle opinioni e di incontro con i politici nel periodo che precede le elezioni.
Temi essenziali dell’Unione Europea – si legge nel documento – non sono solo l’economia comune ma anche la solidarietà reciproca in tempi di crisi e la politica di pace. Molte sfide come il cambiamento climatico, la guerra, la migrazione, la disuguaglianza sociale e la recessione economica non si fermano ai confini nazionali, ma hanno una dimensione globale e possono essere risolte solo insieme.
La CPCE lavora da oltre cinquant’anni nello spirito della “diversità riconciliata” nella variegata comunione europea delle chiese luterane, riformate, unite e metodiste. “La missione delle chiese non si esaurisce all’interno dei confini nazionali – sottolinea il segretario generale della CPCE Mario Fischer -. Le chiese possono dare un importante contributo alla coesione sociale e culturale nelle rispettive regioni e in Europa”.
Quest’anno, novantasei chiese membro della CPCE si riuniranno nella loro Assemblea generale a Sibiu (Romania). Il tema che guiderà i lavori è tratto dalla Lettera agli Efesini: “Alla luce di Cristo – chiamati alla speranza”.