«La parola di Dio è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a doppio taglio, e penetrante fino a dividere l’anima dallo spirito, le giunture dalle midolla; essa giudica i sentimenti e i pensieri del cuore».
Ascoltare la parola di Dio è l’opposto che avere un’idea di Dio. Idee su Dio ce ne sono moltissime, ma hanno questo in comune, che partono dalla nostra riflessione o dalla nostra immaginazione e considerano Dio come un oggetto da capire. Perciò falliscono nel loro tentativo. La parola di Dio esprime la sua volontà di essere in relazione con noi e per questo di aprirsi, di comunicare. Non è un insieme di concetti, è vivente, è un’azione benefica. Quindi non può che essere efficace: non tende solo a fornire una visione della vita, la permea e la cambia.
Questa azione è efficace innanzitutto perché si crea una mediazione: la testimonianza della Bibbia. L’ascolto della parola di Dio è un fatto interiore, ma non solitario; è un confronto con un’esperienza che ci viene trasmessa attraverso le pagine della Bibbia.
L’efficacia si dimostra nel fatto che la parola di Dio ci ferisce. È la spada a doppio taglio, che abbatte tutte le nostre difese, ci rende del tutto permeabili allo sguardo di Dio.
Ma, mentre mette a nudo la divisione che portiamo in noi stessi, ci permette di superarla rivelandoci la costanza con cui Dio si interessa a noi, non al fine di abbatterci, bensì di sollevarci. È la creatività dell’amore che Gesù ha vissuto per noi.