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Dove è il mio Signore?

Il libro dei Salmi ci aiuta a non avere paura per attendere con fiducia la grazia di Dio

Egli ha messo nella mia bocca un cantico nuovo a lode del nostro Dio. Molti vedranno questo e temeranno e confideranno nell’Eterno“.

Salmo 40,3

I Salmi sono le preghiere dell’antico Israele e sono diventati le preghiere dei credenti in Gesù. La Bibbia più volte ci racconta le grandi cose che Dio ha compiuto per noi. I primi discepoli di Gesù affermeranno che il loro Signore andava in ogni villaggio della Palestina guarendo ogni malato e annunciando il Regno di Dio. Dio compie cose grandi perché ha tanto amato il mondo da dare il suo unico Figlio affinché chiunque crede in lui abbia vita vera (Giovanni 3,16).

Eppure non sempre questo agire di Dio, Salvatore e Signore, ci raggiunge per darci libertà dalle nostre catene e speranza di vita. Tante volte il nostro grido sembra non essere udito da Dio e noi poniamo la dolorosa domanda: dove è il mio Signore? 

Il credente del nostro Salmo è passato attraverso il tempo che potrebbe essere chiamato “il silenzio di Dio”; è caduto in una fossa di disperazione e il sostegno per la propria vita è solo un pantano di sabbie mobili. Egli grida al suo Dio. Grida senza fermarsi perché è paziente e perché confida nell’amore del Signore. Confida in Dio senza pretese.

Ritrovata la pace e la libertà da ogni male egli è colmo di meraviglia perché ha potuto nuovamente vedere quello che il Signore ha compiuto: prodigi talmente grandiosi da non poter essere raccontati. Essi manifestano l’amore di Dio e avvolto da tale amore non vi è altra possibilità da parte del credente se non di celebrare e benedire il Signore.

Il libro dei Salmi ci insegna a pregare e dare lode proprio perché ci racconta il grande amore di Dio in Gesù Cristo. Ci insegna ad allontanarci dalle nostre paure per attendere con fiducia l’opera della grazia. Egli ha messo nella mia bocca un nuovo cantico a lode del nostro Dio.

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