Prosegue il progetto pilota promosso da UNHCR, Diaconia Valdese e altri partner
Si è conclusa in questi giorni la missione dell’Agenzia formativa E.G. Ghirardi e Mattioli S.p.A. insieme a UNHCR e Talent Beyond Boundaries (TBB), che ha avuto come obiettivo la selezione di 14 rifugiati che accederanno ad una formazione tecnica e linguistica, quest’ultima fornita dalla Diaconia Valdese, finalizzata all’inserimento lavorativo; si tratta di un’iniziativa innovativa volta a offrire opportunità di sviluppo professionale e di integrazione a chi è stato costretto a fuggire dal proprio Paese.
Hanno partecipato alla selezione circa 30 rifugiati già preselezionati dall’Azienda sulla base delle loro esperienze nel settore orafo e nella produzione di gioielli identificati da Talent Beyond Boundaries e UNHCR in collaborazione con un’Accademia Orafa Giordana. Si tratta di persone siriane e irachene, di età compresa tra i 20 e 50 anni, con esperienze professionali maturate sia nel Paese di origine che in Giordania.
Ad oggi, circa 120 milioni di persone nel mondo sono state costrette a lasciare la propria casa a causa di conflitti, persecuzioni e violazioni dei diritti umani. Molto spesso, nel Paese di prima accoglienza, i rifugiati non trovano le opportunità per ricostruire la propria vita con dignità e si trovano obbligati a migrare affrontando lunghi e pericolosi viaggi.
In Giordania ci sono 710.000 persone registrate come rifugiate da UNHCR, un numero che posiziona la Giordania tra i primi 6 Paesi al mondo che accoglie rifugiati. Mentre la crisi siriana prosegue oltre il suo tredicesimo anno, i bisogni di protezione crescono a fronte di soluzioni limitate.
“I corridoi lavorativi – afferma Loretta Malan, direttrice di Servizi Inclusione Diaconia Valdese – sono un progetto innovativo che consente nuovi canali di ingresso legali e sicuri, in aggiunta ai Corridoi Umanitari, di cui da anni la chiesa valdese è promotrice. Entrambi sono modelli di gestione dei flussi migratori che permettono alle persone costrette a fuggire dal loro Paese di ricostruirsi una vita autonoma e dignitosa”.
Con i Corridoi Lavorativi per Rifugiati viene offerta l’opportunità alle persone rifugiate, già in possesso di determinate abilità professionali, di entrare con un visto per lavoro e soggiornare in Italia per lavorare. Questi percorsi, sicuri e regolari, mostrano come il settore privato può giocare un ruolo fondamentale nel fornire opportunità concrete ed efficaci di solidarietà e di protezione.
L’Italia è tra i primi Paesi al mondo a sviluppare un canale di ingresso regolare per lavoro rivolto ai rifugiati nell’ambito dell’attuale quadro di mobilità lavorativa. La selezione e la formazione dei rifugiati rientra nel cosiddetto percorso “extra quota” introdotto recentemente nella normativa italiana, ovvero la possibilità per le aziende italiane di selezionare e assumere i rifugiati al termine di un corso di formazione svolto all’estero.
Le 14 persone che hanno superato il processo di selezione in Giordania, oltre ai corsi linguistici organizzati dalla Diaconia Valdese, seguiranno una formazione tecnica offerta da Agenzia Formativa E.G. Ghirardi, una delle scuole di formazione del settore orafo più antiche e prestigiose in Italia, prima di essere assunti da Mattioli S.p.A..
In aggiunta alla selezione in Giordania, entro la fine del 2024 sarà completata anche la selezione di persone rifugiate in Uganda ed Egitto per un successivo inserimento nei settori navale e informatico.
I corridoi lavorativi per i rifugiati dalla Giordania sono il frutto di un percorso fortemente condiviso tra UNHCR, Diaconia Valdese, Talent Beyond Boundaries (TBB), Unione Industriali Torino e l’ONG Turquoise Mountain insieme al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Italiana, il Ministero dell’Interno, il Ministero del Lavoro e la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Foto: credits: ©UNHCR/Arthur Tainturier