Il pastore valdese Sergio Manna è stato eletto nella Commissione salute e cura del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), organismo di cui la Chiesa valdese è una delle fondatrici e che attualmente conta più di 340 chiese e denominazioni cristiane sparse in 120 paesi del mondo.
La Commissione ha un ruolo importante nella vita del Consiglio, vale a dire quello di mobilitare e accompagnare le chiese membro nel divenire comunità di apprendimento e di guarigione facendosi carico, in una visione olistica, della persona nella sua complessità, in particolare dando priorità alla promozione della salute e alla prevenzione delle malattie in collaborazione con altri organismi. La Commissione metterà in luce le lacune e le sfide delle chiese nel campo della salute e suggerirà le modalità attraverso le quali i cristiani possono agire efficacemente su questi temi nelle loro rispettive comunità e nei loro Paesi.
Il pastore Manna è cappellano clinico e Supervisor in Clinical Pastoral Education (CPE) oltre che pastore della Chiesa valdese di Rorà (To), nelle Valli valdesi del Piemonte. Membro del College of Pastoral Supervision and Psychotherapy (CPSP) si occupa ormai da più di vent’anni di tenere corsi intensivi di pastorale clinica in ospedale per candidati e candidate al ministero pastorale e diaconale, seminari di formazione rivolti a personale medico, infermieristico e OSS sui temi della cura e dell’accompagnamento dei malati e dei morenti e corsi per visitatrici e visitatori locali nelle chiese.
“Questa notizia mi è giunta a sorpresa – dichiara il pastore Manna –. Prima ancora di ricevere la lettera ufficiale da parte del Segretario generale del CEC, in cui mi informava della mia elezione, sono stato raggiunto telefonicamente da un medico malesiano, membro della Commissione. È stato lui a dirmi che mi avevano scelto per entrare nel gruppo dei ventisei membri, provenienti da varie parti del mondo, che compongono la Commissione. Ritengo che questa nomina sia un grande onore per la nostra Chiesa, oltre che per me stesso, e farò del mio meglio per essere all’altezza del compito”.