Il pastore Eugenio Bernardini, riconfermato moderatore della Tavola valdese: “Abbiamo davanti a noi un nuovo orizzonte di responsabilità e di testimonianza”
A cura dell’Agenzia stampa NEV – Notizie Evangeliche
Torre Pellice (TO), 25 agosto 2017 – “Nord e Sud convivono nelle città, nelle assemblee ecclesiastiche e negli organismi ecumenici; insieme vogliamo costruire l’agenda delle priorità, nel quotidiano civile e religioso. è un cambiamento epocale che rende molto più complesso e urgente un riequilibrio interculturale”, ha dichiarato il pastore Eugenio Bernardini, riconfermato moderatore della Tavola valdese, per il sesto anno consecutivo, dal Sinodo riunito a Torre Pellice dal 20 al 25 agosto.
Nel discorso che ha chiuso i lavori dell’assemblea sinodale il moderatore ha ribadito: “ormai non ci possiamo più concepire al di fuori di un contesto ecumenico che sia anche internazionale e interculturale: sono i protestanti che hanno ‘inventato’ l’ecumenismo già alla fine dell’ottocento; oggi siamo consapevoli che non possiamo vivere e testimoniare la fede cristiana senza tener conto che non siamo unici depositari. Ciò ci consente di valorizzare quei doni di Dio che sono presenti anche nelle altre chiese, promuovendo nuove collaborazioni, la fraternità e anche la correzione reciproca costruttiva”. In particolare, Bernardini ha voluto citare papa Francesco, “che ha assunto la ‘sfida’ delle celebrazioni del Cinquecentenario della Riforma protestante, deponendo la tesi dello scisma e della divisione per confrontarsi sulle prospettive del cammino comune anche con le chiese figlie della Riforma”.
Per Bernardini tutto ciò “disegna un ‘nuovo orizzonte’ della nostra responsabilità di testimonianza”, e nel corso della conferenza stampa ha parlato di “terapia ecumenica”: “La conflittualità delle chiese è stata una malattia del cristianesimo. Oggi le condizioni di fiducia reciproca possono vincere questa malattia. Dobbiamo riprendere ad ascoltarci con stima, rispetto e soprattutto cuore. Ecco, possiamo dire che siamo in una fase di cura”.
Al termine dei lavori, il Sinodo delle chiese metodiste e valdesi ha eletto, come ogni anno, i propri organi esecutivi e amministrativi. Oltre al moderatore, sono stati eletti come membri della Tavola valdese (organo esecutivo dell’Unione delle chiese metodiste e valdesi) Luca Anziani (vicemoderatore), Jens Hansen, Italo Pons, Laura Turchi, Greetje van der Veer, Manuela Vinay.
Il Sinodo ha riconfermato la pastora Mirella Manocchio quale Presidente dell’Opera delle chiese evangeliche metodiste d’Italia (OPCEMI) e il professor Fulvio Ferrario quale Decano della Facoltà valdese di teologia.
Il Sinodo si è chiuso con un il consueto culto liturgico di Santa Cena presso il tempio di Torre Pellice.