Un documento ecumenico dedicato alla custodia del creato di Dio
Torre Pellice, 1 Ottobre 2019
Pubblichiamo il testo congiunto che i rappresentanti delle Chiese cristiane in Italia – cattolici, ortodossi ed evangelici – hanno elaborato sul tema della custodia del creato. Nel documento si affermano la responsabilità delle chiese nei confronti della creazione e la necessità di pregare affinché l’umanità rispetti il pianeta. Un messaggio importante che intende promuovere cambiamenti a partire dalle comunità con gesti concreti.
Riuniti nel “Tempo del Creato” che le Chiese europee celebrano dal 1° settembre al 4 ottobre per riaffermare la responsabilità nei confronti della creazione e per pregare affinché l’umanità rispetti il pianeta, i rappresentanti delle Chiese cristiane in Italia – cattolici, ortodossi e evangelici – colgono l’occasione per richiamare il messaggio dell’ultimo convegno ecumenico nazionale del novembre 2018, dedicato proprio al tema della custodia del Creato di Dio:
Forti dell’esperienza del Convegno “Il tuo cuore custodisca i miei precetti” (Milano, 19-21 novembre 2018), promosso dall’Ufficio Ecumenismo e dialogo e dalla Commissione episcopale della Conferenza episcopale italiana (CEI) in collaborazione con Arcidiocesi Ortodossa d’Italia e Malta del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, Chiesa Apostolica Armena, Diocesi Copto Ortodossa di San Giorgio – Roma, Diocesi Ortodossa Romena d’Italia, Chiesa Ortodossa Russa, Chiesa d’Inghilterra e Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia (FCEI), vogliamo lanciare un messaggio perché ciò che dal Convegno abbiamo conosciuto e condiviso possa portare frutto nelle nostre Chiese e nel nostro Paese.
I dati, davvero preoccupanti, per il futuro prossimo dell’umanità e dell’intero cosmo, ci spronano, come Chiese cristiane, ad agire con progetti e strategie coraggiose e improrogabili per un cambio di stile di vita quotidiana nella luce dei passi che i cristiani hanno già compiuto.
La nostra coscienza credente, attingendo dalla visione ebraico-cristiana del creato, ci invita a coniugare la spinta etica della fede con il sapere umano e scientifico, in vista di scelte sagge ed efficaci. Come? Educando ad uno sguardo nuovo: dal bene per me al bene per tutti.
La Parola del Signore ci chiede la responsabilità e la consapevolezza di esercitare la diaconia della speranza. Insieme alla predicazione occorre promuovere cambiamenti a partire dalle nostre comunità con gesti concreti.
Esercitare la diaconia della speranza vuol dire:
€¢ comunicare la bellezza del creato;
€¢ denunciare le contraddizioni al disegno di Dio sulla creazione;
€¢ educare al discernimento, imparando a leggere i segni che madre terra ci fa conoscere;
€¢ dare una svolta ai nostri atteggiamenti ed abitudini non conformi all’ecosistema;
€¢ scegliere di costruire insieme una casa comune, frutto di un cuore riconciliato;
€¢ mettere in rete le scelte locali, cioè far conoscere le buone pratiche di proposte eco-sostenibili e promuovere progetti sul territorio;
€¢ promuovere liturgie ecumeniche sulla cura del creato in particolare per il “Tempo del Creato” (1° settembre – 4 ottobre);
€¢ elaborare una strategia educativa integrale, che abbia anche dei risvolti politici e sociali;
€¢ operare in sinergia con tutti coloro che nella società civile si impegnano nello stesso spirito;
€¢ le Chiese cristiane sappiano promuovere scelte radicali per la salvaguardia del creato.