Diacono valdese, ha diretto per oltre 30 anni l’editrice Claudiana
Torre Pellice, 6 Febbraio 2020
Guardando ai molti libri scritti in prima persona da Carlo Papini, scomparso nella sua Genova questa mattina, si potrebbe dire che uno dei più significativi sia il Catalogo storico della Claudiana, uscito in occasione del 150° anniversario dell’editrice dapprima valdese, e ora facente capo anche ad altre denominazioni del protestantesimo italiano. Il motivo è molto semplice: colui che, come diacono della Chiesa valdese, ha diretto per 33 anni questa preziosissima opera, ha portato di fatto, con il concorso di tutti i suoi autori e autrici, il pensiero e la storia degli evangelici italiani a un ambiente culturale che poco ne sapeva, quando addirittura non ne era refrattario: e quindi l’atto di ripercorrere, con l’accortezza e cura che ha sempre messo nel suo lavoro, tutti i titoli usciti fino a quel momento (e sono tanti) significava ripercorrere la storia della presenza protestante, negli anni del Risorgimento come in quelli del fascismo e delle guerre; negli anni del dialogo con la società , con il cattolicesimo di base; rivisitare la polemica e poi l’ecumenismo. Storia di tutte le nostre chiese, storia di tutti e tutte noi. Un discorso culturale che si affiancava (e procedere in parallelo) con la presenza di autori protestanti in altre case editrici, “laiche” o anche cattoliche (Giovanni Miegge con Feltrinelli, le traduzioni che Aldo Comba faceva a inizio anni ’60, da Barth e Moltmann, presso Bompiani e Queriniana).
Carlo Papini nasce a Genova nel 1933, e dopo gli studi classici si laurea in Giurisprudenza. Di famiglia cattolica si accostò alla chiesa valdese insieme alla mamma, come raccontò a Piera Egidi Bouchard in un’intervista ora contenuta nel libro Nuovi incontri (2006). E fu il pastore Aldo Sbaffi, a coinvolgerlo nell’ipotesi del lavoro editoriale al servizio della chiesa: Sbaffi, pastore a Genova alla fine degli anni’ 50, era infatti divenuto presidente del Comitato dell’editrice. L’interesse per i libri venne fuori spontaneo, ma altrettanto spontanea e immediata la scelta di assumere l’incarico sotto la forma del ruolo diaconale, che esprimeva la convinzione profonda del credente e militante evangelico.
Impossibile ripercorrere le centinaia le centinaia di titoli importanti, la creazione di collane nuove, la cura nel lavorare con i grafici: l’editrice si è sviluppata con produzione degli autori evangelici italiani ma anche con importanti traduzioni, la sua visibilità si è collegata alle sue librerie, ma anche al pregio del suo catalogo.
Carlo Papini in Claudiana è stato anche un autore: prima del catalogo storico (Claudiana 1855-2005, con Sara Tourn, a cui si lega Claudiana 1855-2005. I 150 anni di presenza evangelica nella cultura italiana, con Giorgio Tourn) si era dedicato a due settori soprattutto: il dibattito sulle origini e l’uso della Sindone (Sindone. Una sfida alla scienza e alla fede, 2000) e il periodo medioevale del valdismo, da L’eredità del valdismo medievale (con F. Giampiccoli, in occasione dell’VIII centenario del movimento valdese) a Valdo di Lione e i «poveri nello spirito» (2002), e poi l’edizione critica della Nobile lezione – Nobla leiçon. L’antico poemetto dei valdesi alpini (1420), uscito nel 2003; Claudio di Torino(2004, dedicato al vescovo considerato precursore del movimento valdese).
Il suo impegno nella chiesa è stato anche svolto nel Concistoro della chiesa di Torino negli anni ’80, e nella promozione di ricche e qualificatissime stagioni di incontri culturali, anche nelle sedi cittadine più prestigiose di Genova (Palazzo Ducale su tutte), dopo la meritata emeritazione, avvenuta nel 1998.
I funerali si tengono sabato 8 febbraio alle 11,30 al tempio valdese di via Assarotti 21.
Tratto da Riforma.it – Foto di Pietro Romeo