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Chiese del mondo riunite a Torre Pellice

Dal 6 al 12 ottobre in Piemonte l’Assemblea generale della Cevaa, la Comunità di chiese in missione

Dal 6 al 12 ottobre, l’Assemblea generale della Comunità di chiese in missione (Cevaa) approda in Italia, a Torre Pellice (To), dove già era stata ospitata nel 2012. L’Assemblea è il massimo organismo decisionale della Comunità: tutte le chiese membro vi sono rappresentate attraverso propri delegati che si confrontano sulla vita della Comunità nel suo insieme. 

Nel corso dell’Assemblea generale si valutano e si programmano le attività della Cevaa – scriveva alcuni mesi fa il pastore valdese William Jourdan, membro del Consiglio esecutivo Cevaa – e si assumono orientamenti sulla vita futura della Comunità; si discute di organizzazione, di finanze, ma anche di testimonianza, di condivisione, di scambi, di azioni comuni, di progetti… e si vivono momenti di culto, di preghiera, di lettura biblica, di canto. E tutto questo con sorelle e fratelli che provengono dai quattro angoli della terra. Insomma, un’Assemblea generale è veramente un’esperienza di come la fede sia capace di legare donne e uomini che vengono da mondi culturali differenti eppure, non per questa ragione, rimangono distanti.

La particolarità dell’Assemblea del 2025 è legata al fatto che sarà l’ultima Assemblea generale a svolgersi ogni due anni: per motivi legati principalmente ai costi elevati di questi incontri, la precedente Assemblea ha deciso di organizzare l’incontro in presenza una volta ogni quattro anni. Tra un’Assemblea e la successiva in presenza, si svolgeranno degli incontri in modalità telematica.

L’Assemblea di Torre Pellice segna quindi il cambiamento di un’epoca: a cinquant’anni di distanza dalla fondazione della Cevaa, è necessario affrontare dei cambiamenti che potrebbero mutare in maniera sostanziale la fisionomia della Comunità. Sono tuttavia cambiamenti necessari perché la sostanza della Cevaa rimanga la stessa: condividere per agire. Saper mettere insieme i doni che il Signore ha abbondantemente distribuito perché la testimonianza al suo Evangelo rimanga il motore ultimo dell’azione della Comunità.

«E allora ci prepariamo a questo appuntamento – conclude Jourdan – : parte il conto alla rovescia! Ci prepariamo ad accogliere sorelle e fratelli che vengono da vicino (Francia, Svizzera) o da molto lontano (Ghana o Nuova Caledonia), nella consapevolezza che potremo condividere con loro non soltanto un po’ di storia della nostra chiesa, in quei luoghi che per lungo tempo l’hanno accolta, ma soprattutto la nostra storia di fede, che non vive nel passato, ma guarda al presente e al futuro con Dio».

La Cevaa, nata nel 1971 a Parigi, attualmente raggruppa trentasei chiese protestanti distribuite in 25 paesi in Africa, America Latina, Europa, Oceano Indiano e Pacifico.

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