Si sa che Milano è ricca di incontri e iniziative culturali di vario tipo tutte le sere. Sono stati creati siti e aggregatori di notizie, ad esempio, per informarsi velocemente dove andare a teatro gratis, dove trovare persone per chiacchierare in inglese, dove ascoltare buona musica senza spendere un occhio della testa.
Ma c’è un’iniziativa – piccola ma unica – che solo la nostra chiesa porta avanti da oltre vent’anni quasi ininterrottamente, ed è il “corso di formazione biblica per adulti”, una serie di incontri a carattere didattico ma informale che i pastori della nostra chiesa animano con cadenza quindicinale, con un calendario ben preciso di temi da trattare, e con la possibilità dei partecipanti di fare domande, esprimere dubbi e curiosità e chiedere loro colloqui individuali a complemento di questo “percorso”.
Grazie all’avvento del web, e poi di Facebook, sono sempre di più ogni anno le persone che ci cercano e che ci trovano (chi fosse interessato può mandare una e-mail al seguente indirizzo: media@milanovaldese.it) ma che prima di partecipare a un culto domenicale vogliono approfondire la nostra storia e quella del protestantesimo in generale, capire quanto e come leggiamo la Bibbia, sapere perchè abbiamo pastori donna o perchè su alcuni temi etici abbiamo posizioni diverse dalla chiesa cattolica. Ecco qual è il “pubblico tipico” di questo corso.
Molti di loro arrivano dicendo di averci dato l’otto per mille, magari anche da anni, per “simpatia e fiducia nei valdesi”, e di aver piano piano maturato la curiosità e l’interesse di sapere perché – pur da chiesa cristiana – lo utilizziamo in modo così laico, e spesso dicono di capire e apprezzare che anche questo è un modo di fare testimonianza nella nostra società , così secolarizzata da un lato ma ancora così legata alle tradizioni cattoliche, dall’altro.
Sono una decina le persone che hanno cominciato a frequentare i nostri incontri quindicinali quest’autunno, e spesso se ne aggiungono altre durante l’anno: molto diverse per età , estrazione culturale, in qualche caso anche nazionalità (una finlandese e un haitiano) e provenienza religiosa (ovviamente, in maggioranza si tratta di cattolici, ma non mancano mai i fratelli provenienti da chiese evangelicali).
Alla fine del corso, dopo una gita storica alle Valli valdesi per un weekend che conclude idealmente il percorso didattico, una buona parte del gruppo, spesso la maggioranza, chiede di entrare a far parte della nostra chiesa a Pentecoste, con una lettera al Concistoro. Sono lettere interessanti, spesso toccanti, che testimoniano un cammino di fede e ricerca personale che ha trovato nella nostra chiesa un punto di arrivo ma anche, e soprattutto, di ripartenza.
Auguriamoci, dunque, e preghiamo che ciò avvenga anche quest’anno per il corso che è appena partito, e che questa forma di benedizione del Signore sulla testimonianza evangelica della nostra piccola chiesa non venga mai a mancare.