Il Sinodo, rileva che il mantenimento della laicità dello Stato democratico è premessa indispensabile al raggiungimento di una autentica libertà religiosa. In tale quadro ritiene che sia indispensabile la piena attuazione delle norme costituzionali, ed in particolare del comma 3 dell’art. 8 che prevede come metodo per definire i rapporti tra Stato e organizzazioni religiose la legge su base di Intese.
Auspica pertanto che vengano rapidamente approvate dal Parlamento le due intese già firmate dal Governo (Buddisti e Testimoni di Geova), e siano concluse le altre in corso.
Ritiene inoltre che sia indispensabile che, quanto previsto dalle leggi di approvazione delle intese, venga rapidamente attuato se del caso adeguando i singoli testi unici o regolamenti.
È improcrastinabile l’abrogazione della legge sui culti ammessi del 1929 e T.U. di P.S. del 1931 e pertanto auspica che il disegno di legge Prodi sulla libertà religiosa, approvato dalla Commissione Affari Costituzionali della Camera, possa concludere presto il suo iter in modo positivo.
Esprime inoltre preoccupazione per i progetti enunciati da membri del governo per ciò che riguarda la scuola, che rischiano di impedire il libero dialogo e la convivenza di gruppi di diversa religione e quindi di favorire gravi discriminazioni.