Il Sinodo, a vent’anni dall’inizio del percorso verso l’integrazione interculturale nelle chiese metodiste e valdesi (“Essere chiesa insieme”); rallegrandosi delle molteplici e plurali esperienze attraverso le quali esso prosegue e si approfondisce, e del fatto che sia diventato parte integrante della vita delle nostre chiese, le invita a proseguire in questa direzione, avvalendosi degli strumenti già a disposizione. Consapevole che tale percorso, come ogni processo di crescita e avvicinamento, incontra inevitabilmente anche momenti di difficoltà, situazioni di tensione, parziali fallimenti, invita le chiese a sostenere con l’aiuto fraterno e la preghiera le comunità, i fratelli e le sorelle che vi sono maggiormente esposti. Informato dell’esistenza di strutture e luoghi decisionali a caratterizzazione etnica e non formalizzati nell’ordinamento ecclesiastico, invita le chiese, i circuiti e i distretti ad approfondirne la conoscenza e a perseguire con essi un rapporto di avvicinamento e comunicazione costante, e a richiamarli ove necessario al rispetto del regolamento vigente. Invita inoltre la Tavola a proseguire la riflessione sulla posizione di tali strutture rispetto al quadro degli ordinamenti. Raccomanda alle chiese un’attenzione costante, affinché le proprie riflessioni e le proprie prassi siano sempre inserite nell’orizzonte ampio dell’essere chiesa insieme con “tutte le nazioni, tribù, popoli e lingue” (Apocalisse 7:9).