Atti del SinodoRapporti Chiesa-Stato

INSEGNAMENTO RELIGIONE A SCUOLA

Il Sinodo, denunciando una volta ancora l’unilateralità di un insegnamento religioso cattolico (IRC) nella scuola pubblica, di fronte ad una società sempre più multiculturale e multireligiosa, ricorda che, come ribadito dalla Corte Costituzionale, la laicità dello Stato e delle sue istituzioni è principio supremo dell’ordinamento della Repubblica.
Consapevole dell’importanza della dimensione religiosa per la formazione della persona, ritiene urgente introdurre nella scuola pubblica italiana un insegnamento critico del fatto religioso, in quanto fatto culturale, che si traduca sul piano pedagogico e didattico in una ‘storia delle religioni’ in grado di orientare i ragazzi nella loro crescita e nella definizione della loro identità. Soltanto una scuola democratica, capace di affrontare istituzionalmente il problema religioso, può contribuire efficacemente a prevenire le forme di razzismo e le derive delle diverse forme di fondamentalismo che minacciano la cultura italiana ed europea.
Ritiene compito specifico della scuola offrire ai cittadini una conoscenza di base delle diverse appartenenze religiose, perché sin dalla scuola elementare sia possibile, per tutti i ragazzi, insieme, crescere nella conoscenza delle diverse religioni e confessioni religiose.
Sottolinea infine che l’educazione ad una specifica appartenenza religiosa non rientra nelle competenze della scuola pubblica e dello Stato ma è compito specifico delle singole comunità credenti a ciò preposte.

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