Il Sinodo, nel quadro del processo “Essere chiesa
insieme”, riferendosi alle proprie riflessioni sulla pastorale multiculturale,
sia alle esperienze di integrazione di persone immigrate nelle nostre
chiese, sia al lavoro diaconale delle comunità e degli istituii
evangelici, denuncia il pericolo:
- che la legge denominata comunemente “Bossi – Fini” intacchi in modo significativo i diritti della persona umana, considerata unicamente una variabile del mercato del lavoro;
- che ciò contribuisca a creare una società chiusa, che affronti l’occasione dell’immigrazione come un problema di ordine pubblico;
- che la moltiplicazione delle situazioni di clandestinità intensifichi le tensioni e gli spazi di illegalità e i margini di manovra delle organizzazioni criminali italiane e internazionali;
invita le chiese:
- a testimoniare in questi contesti il messaggio biblico, impegnandosi, in parole e azioni, per una socie-tà che vede, nell’arrivo delle persone straniere, un’occasione prima ancora che un problema;
- ad approfondire la riflessione sulle attuali politiche di immigrazione, come un momento non seconda-rio del proprio impegno civile, ma anche diaconale;
- a prendere posizione nelle forme e nei modi considerati opportuni nelle diverse situazioni, costruendo una politica dell’immigrazione socialmente responsabile, aperta, solidale, che significa anche proposte di legge che vadano in senso opposto a quello oggi prevalente.