Il Sinodo, ascoltate diverse testimonianze dirette sugli episodi di Genova (Genoa Social Forum – G8 del luglio 2001), presa conoscenza dell’abbondante documentazione fornita dai mezzi di informazione in Italia e all’estero, ribadisce per ogni essere umano il diritto di manifestare le proprie convinzioni e l’irrinunciabile opzione nonviolenta che legittima in modo inequivoco tale diritto e libertà;
manifesta un netto rifiuto nei confronti di ogni violenza tesa ad inquinare, reprimere e falsare le dimostrazioni pacifiche;
esprime in particolare:
- viva preoccupazione per l’uso che a Genova si è fatto della violenza fisica e psicologica come mezzo di intimidazione politica;
- indignazione per le palesi violazioni dei fondamentali e inalienabili diritti umani;
- solidarietà con quanti sono stati vittime di tali violenze;
riafferma la propria fiducia nella Magistratura italiana per un sereno accertamento della verità e delle responsabilità relative ai fatti di Genova.